Recensione Videogioco
Anno: 2019
Studio: Capcom
Genere: Azione 3D
★★★★ 😑
Nero e Dante si uniscono ad un misterioso ragazzo per liberare una città da un orda di mostri nati da un gigantesco Albero demoniaco. Dopo il mediocre Remake/reboot del DMC di Ninja Theory torna Capcom con il quinto capitolo ufficiale della saga di devil may cry che ripropone le stesse meccaniche rifinite alla perfezione con tre personaggi controllabili (piu Vergil aggiunto nell edizione special) in un tripudio divertente d'azione sempre piu impegnativo e al cardiopalma, sopratutto alle piu alte difficoltà si sente come sia uno dei migliori giochi d'azione di tutti i tempi per profondità e libertà di approccio. Il design dei mostri è molto fascinoso, fantastico utilizzare le protesi di Nero che lo fanno addirittura surfare su un missile, ma anche le armi assurde di Dante come il nunchaku, la moto (!) o il cappello di micheal jackson, e anche interessante ed originale il controllare dalla distanza i mostri del personaggio di V. Ma per quanto il gameplay degli scontri sia ottimo il gioco appare fin troppo lineare, le ambientazioni sono corridoi molto spogli e generici e si sente poco il senso di avventura, la storia è molto piatta e poco interessante, è un prodotto che parla sopratutto ai Fan ed è necessario conoscere i giochi precedenti per apprezzare davvero gli eventi che accadono, manca di un antagonista forte, Le rivelazioni su chi ha tagliato il braccio a Nero e le motivazioni del misterioso V sono poco incisive e deludono molto, e non ho amato il costante incrociare le linee temporali andando e indietro di continuo, odio questo tipo di narrazione frammentata e non mi piace come quasi tutti i capitoli ti costringono a cambiare personaggio ed era meglio scegliere liberamente chi controllare o fare tre diverse campagne separate piu che una intrecciata male piena di frequenti Analessi e cambi di prospettiva verso lo stesso punto. Nel complesso seppur molto semplice il tutto ha comunque un ottimo gameplay appagante che racchiude tutta l'evoluzione del franchise, Nero mi è piaciuto di piu che nel quarto e il vecchio Dante è sempre una bomba di carisma pazzesca che si ama molto, e anche la linearità delle ambientazioni l'ho apprezzata piu dei precedenti giochi per come tutto scorre veloce ed è facile da rigiocare senza cinematiche che interrompono il ritmo, attraversare i livelli non risulta snervante e cattura quasi lo spirito dei vecchi picchiaduro a scorrimento arcade.
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