Recensione Film
Anno: 2022
Regia: Baz Luhrmann
Genere: Biopic Musicale
★★★ 😲
Viscido impresario narra la storia del leggendario Elvis Presley. Bio-pic pieno di energia e stile che descrive bene la prima pop star, un icona generazionale che ha cambiato per sempre l'industria dell intrattenimento sdoganando la musica afroamericana al pubblico bianco, Austin Butler è ottimo a fare Elvis da giovane, i suoi movimenti di gambe e di bacino sono perfetti e ricreano il fascino sensuale e magnetico che aveva nei suoi concerti. La regia straborda di stile fino all eccesso piu barocco e ridicolo, quattro, cinque, dieci Split-screen in una volta sola, assurde dissolvenze, sfondi digitali in computer grafica, transizioni, Infografiche, flashback da fumetto, Video su riviste e giornali, e poi montaggi, troppi montaggi uno dopo l'altro fino alla nausea, il film ricade in quel tipo di estenuante Biopic musicale che fa un gigantesco polpettone Medley di canzoni velocizzate dove finisci per non apprezzarne veramente nessuna. E l'ascesa e tragica caduta di una stella è sempre una storia interessante ma non mi piace affatto l'interpretazione di Tom Hanks che narra male la storia e fa questo viscido impresario pappone che rappresenta lo spirito delll america capitalista che sfrutta il talento degli altri oltre ad essere anche il simbolo di un patto satanico con il diavolo ma nel film è una figura cosi macchiettistica, bidimensionale e ridicola da risultare pessima, una rappresentazione infantile e caricaturale che toglie ogni responsabilità alla falsamente perfetta icona famosa da ammirare a tutti i costi per dare tutta la colpa all odioso ciccione avido. Non mi è piaciuto che sono state tolte le simpatie con Nixon e con la destra e anche il rapporto con la comunità nera sembra molto paraculo, il film fa un continuo omaggio ma non viene esplorata la vera ambiguità di un artista che ha avuto successo appropiandosi dello stile musicale degli afroamericani, Austin Butler è bravo a fare Elvis da giovane ma non mi ha convinto per nulla quando lo fa da adulto, sembra restare eternamente giovane, troppo magro e poco sofferente non mostra per nulla il fisico distrutto di un uomo che sta cadendo in disgrazia e resta fin troppo giovane ed energico. Comunque non è affatto un brutto biopic, tutto è pieno di ritmo e offre grandi momenti che mi sono piaciuti come quando il pubblico femminile inizia ad impazzire per Elvis facendo urletti e orgasmi, visivamente i concerti sono ottimi, pieni di folla ed energia, belli i momenti di ribellione e lo scontro con il colonnello diventa sempre piu acceso e passionale fino alla tragica schiavitù a las vegas che colpisce molto bene.
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