Recensione Film
Anno: 1975
Regia: Sidney Lumet
Genere: Thriller, Heist, Dramma
★★★★ 😏
Goffi ed inesperti criminali tentano una rapina in una banca. Thriller realista basato su una storia vera con al centro un fascinoso Al Pacino super nevrotico che comicamente prova in tutti i modi a gestire la situazione difficile e nonostante sia un criminale anche noi spettatori stiamo sempre piu dalla sua parte perduti nella Sindrome di Stoccolma. La regia è molto pulita e sembra quasi un documentario per come sfiora il realismo e come usa ottimi giochi di luce e facce sudate, bello l'inizio che mostra un montaggio di tante inquadrature della città di new York creando uno sguardo di insieme prima di restare bloccati in una strada, buoni i poliziotti che si approcciano alla situazione, mi piace la folla di curiosi che diventano un circo mediatico di lupi che vengono a guardare, esaltare o criticare il mostro del momento e il finale con solo quei rumori di aerei è la gelida chiusura perfetta della storia in pieno stile anni '70. Decisamente è un film di Al Pacino che con fazzoletto in mano esplode in recitazione nevrotica ma anche John Cazale è ottimo nel fare un carattere opposto, il suo Sal è un tontolone chiuso in se stesso che ha degli incredibili sguardi magnetici pieni di rabbia, rassegnazione e paura, i due caratteri in contrasto bilanciano e guidano la storia con piccoli momenti comici data la loro stupidità ma insieme creano un alchimia che aumenta la tensione drammatica. Il film parte benissimo ma diventa un po' ripetitivo con questo andirivieni dentro e fuori la banca ad incontrare l'ospite di turno e la storia presenta dei temi Lgbt quasi a sorpresa per suscitare ironia patetica e non so quanto questa rappresentazione sia un messaggio positivo alla causa ma nel complesso resta un solido thriller che ti mette dalla parte degli ultimi schiacciati dagli errori che hanno commesso.
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