Recensione Film
Anno: 1980
Regia: Sean S. Cunningham
Genere: Slasher
★★★ 😐
Dei giovani vanno in vacanza intorno ad un lago infestato da un serial killer. Un horror molto semplice che non ha quasi una storia, mette dei non-personaggi dentro l'ambientazione e poi lentamente li ammazza uno ad uno in modo ludico, ma proprio per questa sua semplicità il tutto ha charme e il sapore di una storia dell orrore raccontata intorno al fuoco, poi apprezzo che non perde tempo nello spiegare inutili storie secondarie e personalità di questi personaggi che vogliono solo divertirsi tranquilli, La tensione è buona con solidi brividi come i POV iniziali del killer, l'arrivo del buio e la pioggia pesante, simpatico il momento dove la camera rivela il cadavere sopra il letto dove stanno i giovani o quando la ragazza si chiude dentro spaventata e mi è piaciuto il personaggio del matto che annuncia la morte di tutti ma non viene creduto. La musica ripete un verso chichichi-ahah interessante (che diventerà il tema principale della serie) e il tutto richiama molto quella per Psycho di Bernard Herrmann con la rivelazione del killer che ha anche molta follia Argentiana, ad un certo punto c'è una decapitazione in slowmo fantastica seppur molto acerba e raffazzonata e poi mi aspettavo piu volgarità ma il tutto è molto casto con qualche ragazza in mutandine tanto per associare erotismo all orrore ma senza esagerazioni. Essendo uno dei primi slasher qualche leggerezza la si perdona facilmente ma non mi è piaciuto come nella parte centrale la presenza del killer non si sente abbastanza o che gli omicidi sono deludenti e avvengono quasi tutti off-screen per poi buttarti addosso il cadavere, c'è poi il finale che poteva essere perfetto con quel trascinamento nel lago ma l'hanno inutilmente prolungato per una scena in piu che non serviva. Nel complesso è un semplicissimo slasher troppo schematico e poco memorabile ma che non ha neanche grossi imperdonabili difetti.
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