Recensione Film
Anno: 1990
Regia: Irvin Kershner
Genere: Poliziesco, fantascienza, satirico
★★★ 😳
Robocop deve fermare viscido trafficante di droga ma è intralciato dalle macchinazioni della corporazione che lo ha creato. Seguito che prova a ricatturare il cinismo del primo film anche senza Verhoeven alla regia e quasi ci riesce all inizio con ironici spot pubblicitari molto acidi e una mondo marcissimo dove l'arida corporazione domina una città che è sempre piu in preda di caos e criminalità, qua amo tantissimo la violenza estrema e le sparatorie brutali, è toccante il rapporto con la moglie di robocop dove lui la stalkera ma poi è costretto ad allontanarla, esilaranti i tentativi falliti di realizzare degli altri robocop e la battagliona finale contro il robottone intrattiene molto bene per come è piena di esplosioni e morti ammazzati casuali. Ma il film per quanto si sforza non riesce a raggiungere la qualità del primo, si sente la mancanza del tema musicale principale, gli effetti in stopmotion sono un po' datati e i robot sembrano grossi giocattoloni, il ritmo è altalenante con una parte centrale irritante dove robocop viene smembrato per poi apparire scemo e diventare macchietta comica fastidiosa e c'è anche uno strano modo irrealistico di mostrare i bambini come degli spietati criminali che è chiaramente elemento satirico ma finisce per sembrare fin troppo assurdo anche per questo mondo marcio, specie non ho amato un ragazzino che è insopportabile per come si atteggia da boss criminale. Nel complesso è un film con strani sbalzi di tono ma le sue assurdità riescono comunque ad intrattenere, robocop spacca i culi e il cattivone funziona bene con quel cervello strappato che fa sempre un certo effetto
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