Recensione Film
Anno: 2006
Regia: Paul Verhoeven
Genere: Thriller, Spionistico
★★★ 😊
In Olanda durante la seconda guerra mondiale donna ebrea cerca di sopravvivere all ocupazione nazista collaborando con la resistenza. Thriller Spionistico di guerra che fa una rilettura nera, cupa e nichilista del periodo d'occupazione dove l'umanità fa schifo in generale e non ci si può mai fidare di nessuno, in un misto di toni grigi Verhoeven attacca sempre piu la retorica romantica della resistenza e ti fa anche stare male per le sorti di un comandante nazista spiegando che male e bene non sono divisi da una bandiera o da una fazione ma sono presenti entrambi in tutti gli esseri umani. Brava l'attrice protagonista che fa un ottimo personaggio femminilie e si sente il suo dolore, la sua voglia di vendetta, lo sguardo rassegnato, il disagio quando è costretta a cantare con il viscido nazista, stupenda l'umiliazione subita dopo la liberazione o l'attacco di panico nella parte finale, ed è un film che non ha grandi scene memorabili ma nel piccolo mi piacciono molti dettagli, dal massacro sul fiume, il nascondersi nella bara, la tortura nel lavandino, il fallito rapimento, il lavarsi i piedi nel cesso, il mangiare simbolicamente la cioccolata della libertà per salvarsi, cosi come mi piacciono gli elementi erotici della storia per come mettono in parallelo l'utilizzo del corpo come arma di seduzione ma anche di umiliazione, il mostrare certe nudità serve per fare tutto un discorso su i diversi tipi di volgarità e amoralità umana con la prostituzione che è solo un tragico mezzo per sopravvivere come fa l'amica della protagonista. Nel complesso è un buon thriller con una solida trama, forse il triangolo amoroso non è perfetto, il finale si dilunga e il messaggio sull umanità sempre in guerra è fin troppo acido e nero per soddisfare pienamente.
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