22 gennaio 2022

Schindler's List

Recensione Film
Anno: 1993
Regia: Steven Spielberg
(+)
Genere: Dramma storico

★★★★★ 😓😭

Durante la seconda guerra mondiale un Imprenditore nazista sfrutta gli ebrei per arricchirsi sia economicamente che moralmente. Ed è quasi inutile parlarne, Schindler's List è un capolavoro, nello stesso anno di Jurassic Park Spielberg fa un autentico miracolo e tira fuori il punto piu alto della sua carriera, un film incredibile, drammatico, profondo, straficato, pieno dettagli e ricco di emozioni che ti lascia un impronta indelebile nel cuore. Certo in teoria si può criticare che forse l'approccio narrativo è poco sottile, che molte cose sono eccessive e cercano lo shock e l'emotività dello spettatore o l'idea di mettere al centro un capitalista filantropo è fin troppo americana e stona con il serio dramma concreto dell olocausto. Ma poi nella pratica ogni singola scena funziona alla grande, Mi piace che il film non vuole mostrare solo la tragedia con facile melodramma ma crea una piccola luce di umanità immersa nel piu totale buio dell orrore per sollevare sul momento ma insegnare gli eventi in modo piu efficace, cosi un personaggio viene salvato all ultimo secondo ma poi la camera si sposta e mostra i cumoli di valige, scarpe, foto, collane e denti d'oro, il rastrellamento del ghetto è aghiacciante con i malati che vengono avvelenati prima dell arrivo dei nazisti ed è iconica quella povera bambina rossa, e poi la pistola che non spara, il nascondersi in botole, fogne, sotto il letto o persino nella latrina, i prigionieri nel treno che staccano le stalattiti per farci dell acqua, la simbolica strada fatta con le lapidi! (che riappare nei crediti finali) la gente fatta correre nuda nel fango per vedere se sono in salute, la folla di madri che urlano disperate per i loro bambini che vengono portati via, la neve che non è neve, il bagnare i treni di gente con gli idranti e quel "sei crudele, gli stai dando speranza" oppure l'arrivo ad Auschwitz è spaventoso con quella scena delle docce inquietantissma dove la luce si spegne e partono delle urla strazianti. Qua L'intero Cast di attori è eccellente, magnifico Liam Neeson, Ben Kingsley, Ralph Fiennes, tutti ottimi ma persino i personaggi secondari hanno volti autentici, reali, grazie ad una fotografia che ha un ottimo bianco e nero che da agli sguardi una una luce piena di umanità e spessore, Ed è chiaro che l'intero film ruota su Lavoro, vuole quantificare il valore di una vita umana partendo prima da un idea razionale e capitalistica del lavoratore che è una risorsa se è utile ma poi si sviluppa una tesi piu umanista dove qualunque vita è importante, che sia utile o meno alla produttività costruisce un forza collettiva dal valore inestimabile, e la tesi capitalistica si scontra con quella umanista che va in contrasto con la folle ideologia nazista che non ha alcun tipo di razionalità ed è incarnata dal comandante Amon che è un folle digustoso criminale che cecchina la gente e uccide gli improduttivi ed è incapace di qualsiasi tipo di autentica empatia che vada oltre la sua vanità. Insomma è un film perfetto, impossibile non scoppiare a piangere sul finale con quel "avrei potuto fare di piu" e quel violino a tradimento, I film sulla shoah sono un genere a se stante e capisci il valore di questo film anche quando vedi gli altri forzarti nella gola del costante pietismo con una retorica stucchevole che ti costringono l'empatia su sti poveri ebrei, questo esagera certo ma non ti addolcisce la pillola e crea un forte impatto, sconvolge, commuove, spara in testa alla gente e ti mostra vecchietti nudi con le palle di fuori perché non si verogna di mostrarti l'orrore, non puoi rimanere passivo, non puoi dimenticare.

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