Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Denis Villeneuve
Genere: Fantascienza, epica
★★★★ 😌
Figlio di nobile casata parte in viaggio di formazione per pianeta desertico ricco di una spezia preziosa. Basato sul libro di Frank Herbert questo film è un coraggioso azzardo che prova a fare una degna trasposizione di un classico utilizzando atmosfere evocative, ritmi lenti e riflessivi che vanno in netto contrasto alle frenetiche mode del blockbusterone moderno, e il rischio è ancora piu grande visto che questo si rivela un film a metà, incompleto sotto ogni punto di vista, c'è un gigantesco prologo, un lento viaggio nel deserto e poi letteralmente tagliato con l'accetta nel finale con "ahah questo è solo l'inizio!" che è una stupida e odiosa battutina cliché da trailer. Ma preso come prima parte comunque mi ha convinto, rischia sempre di scivolare nell indigesto polpettone colossal(e) ma l'atmosfera evocativa è fascinosa, il ricchissimo cast mi è apparso molto azzeccato e ho amato alla follia Oscar Isaac e la sua barba, cosi come brava Rebecca Ferguson che fa una dura madre piena di fragilità, Jason Momoa funziona come nobile guerriero, Josh Brolin come duro soldato e Javier Bardem colpisce con uno sputo, mentre Timothée Chalamet ancora non è riuscito a brillare e impadronirsi della storia e spero nella seconda parte. Poi Capisco la voglia di mostrare un asciuttezza visiva con toni minimalisti ma c'è un limite a tutto e la fotografia del film non mi ha fatto mai impazzire, è un film molto sovietico con ambienti spogli, troppo cemento e personaggi che fanno le belle statuine, ed è super nebbioso, fumoso, sabbioso, scuro, i colori desaturati, guai a fare una inquadratura limpida e chiara! è un deserto che non si respira e anche il montaggio non aiuta con troppi stupidi flashfoward e visioni che non fanno altro che allungare il brodo e anticipare cose che vedremo in futuro per non parlare della colonna sonora che ha dei canti e lamenti molto brutti. La storia è al giorno d'oggi molto generica con il solito noioso prescelto messianico e i soliti nobili selvaggi amici dei colonialisti ma la regia da il giusto approccio e la giusta enfasi mistica e psicologica al percorso dell eroe e quindi nel complesso non è un film per il grande pubblico e molti si romperano i coglioni molto velocemente, specie nella seconda parte tutto rallenta e c'è il serio rischio di addormentarsi.
Post Correlati:
Dune - Part 2 (2024)
David Lynch Dune (1984)
Nessun commento:
Posta un commento