Recensione Film
Anno: 2010
Regia: Jon Favreau
Genere: Fantascienza, Azione
★★★ 😳
Torna Ironman e questa volta deve affrontare le pressioni del governo, i problemi di tossicità del suo reattore, un armaiolo rivale invidioso e un russo che vuole vendetta. Ma nonostante i Vari conflitti tutto sommato è un sequel piuttosto semplice e poco coraggioso, gioca sul sicuro con una festa intorno alla carismatica figura di Tony Stark e scorre piuttosto lento con poche cose davvero memorabili, detto questo non sono d'accordo con chi lo ritiene tra i piu brutti del MCU, il tutto sarà anche modesto ma la parabola autodistruttiva di Tony Stark diverte e appassiona, Robert Downey Jr. ci mette molto del suo ma è innegabile che la storia sorregge ed esalta il piu possibile la complessa figura del protagonista, un narcisista, egocentrico, arrogante, irresponsabile, saccente, infantile, è un gigantesco mix di qualità e difetti che lo rendono odioso e irresistibile allo stesso tempo, poi si Presenta il lungo e difficile rapporto con il padre Howard Stark (qua palesemente associato a Walt Disney), si introduce il figo Warmachine e la sexy Vedova nera oltre a sviluppare il rapporto con Nick Fury, perfetta è
l'inquadratura di ironman che mangia le ciambelle dentro una ciabellona gigante, mi piace la folle scazzottata tra amici con le armature nella villa, e sopratutto amo il look delle armature del passato, è triste che piu si è andati avanti piu le armature di ironman sono diventate intangibili e Fintissime mentre nei primi film erano davvero fighe, riuscivano a sembrare vere, molto piu metalliche e reali. Whiplash e Hammer non sono proprio il massimo come antagonisti e avrebbe funzionato meglio una fusione dei due personaggi ma ogni tanto la loro eccentricità brilla in quache scena, poi di azione ce ne è poca e ne avrei voluta molta di piu, ma devo dire che amo l'inseguimento finale ed è orgasmica la battaglia nel giardino contro i droni. Alla fine l'atmosfera leggera mi piace e Riguardarlo mi diverte sempre, ammetto però che il tutto è un po' lento e fiacco, piuttosto dimenticabile e vive troppo sulle spalle di quanto fatto dal primo grande Ironman.
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