28 gennaio 2021

The Godfather

Recensione Film
Anno: 1972
Regia: Francis Ford Coppola
Genere: Gangster movie, Thriller
Titolo ITA: IL PADRINO

★★★★★ 😲

Figlio di Boss mafioso entra sempre piu nelle attività della famiglia. Il Padrino è senza ombra di dubbio uno dei migliori film di tutti i tempi, non è un esplosione di stile e virtuosismi registici ma è una solida e monolitica narrazione che non sbaglia un colpo, ogni singola scena, ogni singola virgola è perfetta tanto da diventare l'apice narrativo che ogni altro film vorrebbe raggiungere. Fin da subito si viene immersi in un mondo criminale dai due volti contradittori, c'è la festa, la famiglia, il matrimonio alla luce del sole e ci sono gli accordi, i favori, il business nell ombra della casa, tutto si fa in nome della Famiglia, il padrino è presentato come un'autorità feudale, un Re che ha il potere di fare giustizia la dove ha fallito la legge ma in cambio vuole fedeltà e sottomissione, quel Rispetto e debito cieco per aumentare la sua influenza e potere, perché in realtà piu che la famiglia è il Potere quello che davvero conta e li mantiene in vita. Attraverso Micheal e la sua fidanzata vediamo introdotti in questo mondo estraneo ma lentamente lui ne viene travolto, quasi destinato da un passaggio ciclico di testimone generazionale, ma c'è un cambiamento rispetto al passato, Vito Corleone è una figura affascinante e carismatica nella sua estrema ambiguità, viene mostrato sempre come uomo giusto, responsabile, pacato, rappresenta gli uomini d'onore del passato, quel crimine organizzato che è sopravvissuto grazie a delle morali, dei limiti, delle leggi da non infrangere, ma nel futuro l'idea di onore muore per far posto alla spietatezza del piu forte, e la famiglia da proteggere è solo una menzogna perché in realtà si lavora solo per mantenere vivi interessi e gli affari. Visivamente la fotografia è ottima, non solo per i magnifici chiaroscuri dei volti che donano profondità al dramma ma anche per questa luce dorata che avvolge i personaggi, la regia non esagera mai in virtuosismi stilitici ma ogni momento dura il giusto ed è sapientemente dosato, ci sono effettivamente tante dissolvenze ma il piu delle volte sono perfette associazioni di idee come Vito che chiude gli occhi pensando al figlio in Sicilia, lo stile non vuole essere appariscente ma cerca la natura classica del racconto, si mostra chi è questa famiglia, cosa sono capaci di fare e quali sono i loro limiti per poi mostrarli in crisi, la scena dell ospedale vuoto è ottima per come riesce a creare tensione con i suoi echi e silenzi, con il panettiere e i suoi fiori che arrivano come unico aiuto disperato, stessa cosa per l'incontro al ristorante, un esplosione di tensione che cresce sempre piu fino a degli incredibili sguardi nevrotici sovrastati dal rumore di una metro che passa. E va avanti cosi dove ogni scena sembra migliore dell altra, questo non è di certo il primo Gangster movie, ma è il primo che sembra approcciarsi alla malavita in modo serio e realistico descrivendo persone e non personaggi, è quasi il primo a mostrare davvero che cos'è la mafia, quel "io non amo la violenza, sono un businessman" descrive pefettamente la mentalità mafiosa fatta di potere ed interessi, l'incontro con i Capi delle cinque famiglie è un altro momento incredibile per come raggiungono un accordo di pace con velate minacce e insulti, il film è profondo perché mostra non solo la violenza fisica dei mafiosi ma anche la spietatezza della vita criminale, essere in questo mondo è una continua guerra, un continuo guardarsi le spalle dove tutti possono tradire, ogni mossa va studiata come un eterna partita a scacchi. Ovviamente il Cast è leggendario da Marlon Brando, Robert Duvall, Al Pacino, fino ai personaggi minori secondari, tutti perfetti, credibili e in parte, ci sono Poi le arance che indicano Morte, Il contrasto con l'innocenza dei bambini che si ripete spesso, La frase dell "offerta che non si può rifiutare" che ironicamente si ripete cosi tante volte per essere memorabile e segnare nella mente dello spettatore l'idea forte di Minaccia, e poi ci sono donne picchiate a cinghiate, forzate a matrimoni con la lupara, cadute innocenti sotto il fuoco incrociato, rese vedove ed estromesse da ogni attività dei maschi, c'è il battesimo finale con la rinuncia/accettazione del demonio che è una delle piu belle scene in montaggio incrociato di tutti i tempi e dopo tutto questo come se non bastasse c'è la scena finale della porta che è la chiusura perfetta a questo viaggio, siamo entrati in questo mondo, ci siamo affezionati all onorevole boss mafioso che amava i suoi figli, appassionati alla crescita e maturazione di Micheal e poi avviene lo stacco e restiamo fuori, ora pienamente consepevoli di cosa accade in quella stanza.

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