Recensione Film
Anno: 2020
Regia: Thomas Vinterberg
Genere: Dramma, commedia
Titolo Originale: DRUK
★★★ 😒
Per uscire dalla depressione Professore in piena crisi di mezz'età
decide con altri colleghi di ubriacarsi "consapevolmente" con la scusa
di una ricerca scientifica. Un dramma nordico che esplora e
filosofeggia sulle proprietà sociali dell alcool, sia positive che
negative, oltre a fare un discorso che associa l'alcool all'amore per
la vita. Parte molto bene con dei ragazzi pieni di vita che fanno festa,
si divertono e ubriacano per poi interrompersi bruscamente in modo
netto mostrando l'aridità iniziale del protagonista, Mads Mikkelsen è
sempre bravissimo e guida alla grande il film con facce di sofferenza
molto profonde, la camera a mano è molto asciutta e realista ma non
mancano momenti che colpiscono e di sicuro memorabile è il balletto
finale. Ma nonostante sia un film decente a mio parere non sa bene cosa
dire o peggio ha un idea stupida sull alcool, certo a me sta bene non
prendere posizione contro l'alcool ma non sono d'accordo sulla filosofia
irresponsabile pro alcoolismo che vuole trasmettere il film, essere un
adulto significa avere delle responsabilità e quest idea che l'alcool
se preso con moderazione "aiuta" ad aprirsi, ad essere piu sicuri e
godersi la vita è una di quelle cagate da spot pubblicitario. All
inizio vedendo questi uomini adulti che razionalizzavano e trovano mille scuse per
ubriacarsi in modo patetico pensavo che il film volesse costruire tesi e
antitesti di un'articolata critica alla voglia di tornare ragazzi senza
preoccupazioni o responsabilità, l'alcool certo libera la mente, affoga
lo stress e i problemi ma alla lunga è una droga che peggiora ogni
cosa, e sembrava cosi fino ad un certo punto dove all improvviso tutto
il dramma si ribalta in modo ridicolo e il protagonista magicamente ne
esce benissimo, che è una cagata fotonica, tutta la filosofia del film
pro-alcool è sbagliata e super retrograda che sembra sentire mio padre
che diceva "bevi un altro bicchiere che ti fa bene!", e si buttano a
caso immagini di politici ubriachi o si cerca di giustificare il bere
dicendo "si ma tanti artisti erano alcolizzati" che è un argomentazione
stupidissima, oppure c'è addirittura un professore che per aiutare
ragazzo depresso gli offre una bottiglia di alcool e viene presentato
come "un bel momento di unione generazionale", mi dispiace Vinterberg ma
trasmettere ai ragazzi responsabilità e disciplina è piu importante di
trasmettere lo stupido amore per la festa e l'alcool, non sono un
proibizionista ma professori, medici, autisti, persino padri e madri,
chiunque abbia un qualche tipo di responsabilità deve essere criticato
aspramente se ha problemi di dipendenza, cosi certo il finale sarà bello
e pieno di vita perché c'è il grande Mads che balla e fa le capriole ma
ha tanto il sapore di un corporativo spot pubblicitario per una nuova
birra e narrativamente e moralmente è una cagata pazzesca, per tutte le
cazzate che ha fatto il protagonista doveva pagare, e di brutto.
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