Recensione Film
Anno: 2011
Regia: Bennett Miller
Genere: Sportivo
★★★★ 😊
Un Manager di una squadra di baseball deve rimpiazzare tre giocatori
essenziali ma non c'è il budget per farlo e cosi si affida ad un metodo
scientifico per poter vincere. Mezzo film sportivo, mezzo film sull
sogno d'azzardo capitalista il tutto ha una sceneggiatura solidissima
che non sbaglia una virgola in termini di struttura, ogni scelta, ogni
sconfitta, ogni mossa rischiosa scava nella sofferenza di un
protagonista che odia perdere in modo patologico, è un dolore
inaccettabile per uno che si sente da una vita un eterno perdente e
disperato inizia una guerra filosofica contro il baseball stesso in un
rapporto di odio/amore nato a causa di tutti questi fallimenti. Di base c'è
molto parlato e il ritmo è piuttosto lento, c'è qualche bella
inquadratura che sottolinea la solitudine ma niente di veramente
esplosivo, il tutto comunque scorre bene, Brad Pitt fa le faccette e
allunga il mento ma guida bene il film e anche il tenero Jonah Hill o
l'orgoglioso allenatore di Philip Seymour Hoffman sono piuttosto
memorabili, qua si attacca il romantico sogno sportivo con la scienza e
le statistiche che vengono presentate come la rivoluzione che supera le
emozioni e l'esperienza, ma forse nel semplice e toccante finale le due
cose riescono a raggiungere un compromesso e Proprio per questa intima e
personale battaglia tra logica ed emozioni ho trovato Il film
piuttosto avvincente.
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