Recensione Videogioco
Anno: 2015
Studio: FromSoftware
Regia: Hidetaka Miyazaki
Gameplay: Azione, Rpg, Souls-Like
★★★★★ 👽
Un Cacciatore esplora una Città Invasa dai Licantropi e dovrà affrontare una marea di misteriose creature da Incubo. Quattro anni dopo il grande successo di Dark Souls Miyazaki e soci sfornano per la Ps4 un'altra bomba videoludica che fonde alla perfezione Gameplay e Narrativa, tornano le collaudate meccaniche RPG dei Souls che con una ardua e a volte irritante struttura di progressione che punisce severamente gli errori dei giocatori casuali ma allo stesso modo premia l'attenzione e la cautela dei piu esperti, cosi come tornano tante sfide, trappole, un interconnesso level design, Boss Epici e memorabili, Colonna sonora da urlo e tanti segreti da scoprire. Il nuovo Gameplay invece punta poi molto su quella che si può definire "Aggressività tattica" infatti Rimuovendo la parata, aggiungendo una meccanica di recupero dei danni e sopratutto con la possibilità di stordire l'avversario e colpirlo criticamente se si spara nel giusto momento si offre un gameplay dove la tensione è sempre alle stelle, si schiva, si attacca, si recupera, ci si cura e se si è esperti si è in costante ricerca di un apertura per stordire l'avversario. Ammetto che qualche passo indietro rispetto ai Dark souls c'è, il tornare alle pozioni da accumolare non mi ha fatto impazzire e si sente molto la mancanza delle piu comode pozioni Estus o dei Bonfires, la personalizzazione del personaggio è troppo limitata, all inizio tre armi iniziali sono davvero poche per poter sperimentare cosi
come la mancanza di forti Build dedicati alla magia o Tutto il sistema extra dei dungeons randomizzati è noioso e sviluppato male. Detto questo c'è comunque una fantastica Narrativa minimalista che consiste in pochissime e brevi cinematiche, una storia che con i suoi silenzi, urli, pianti e lamenti in lontananza offre un esperienza di gioco eccezionale, qua ogni ambientazione sembra viva e piena di significato, ogni livello offre una marea di sensazioni diverse, attraversare ogni nuovo luogo suscita sempre un misto di paura, intrigo e tanta curiosità su cosa sia davvero successo in passato, e grazie all'atmosfera unica e le Tante sensazioni trasmesse Bloodborne è piu di un semplice bel gioco ma è un vero e proprio capolavoro assoluto, la storia di questo mondo la si può INTUIRE ma mai del tutto cogliere al 100%, ogni volta che si percorrono questi incubi infiniti cambia la prospettiva su cosa davvero sia successo, a differenza di Dark souls che con la sua mitolgia classica offriva una riflessione metaforica sugli Eterni Cicli della Vita, questo gioco attraverso elementi come la caccia, Il Sangue, l'epidemia, la cura, la chiesa, il peccato, la ricerca della verità e il potere degli Occhi, parla del tragico esistenzialismo umano, l'uomo nasce ed è destinato a diventare bestia, a lottare eternamente contro la sua natura di animale, prigioniero e schiavo dei suoi istinti, dei suoi sogni e delle sue paure, tutto non ha un vero senso, l'assurdo e il vuoto ci avvolgono, e la verità non è per nulla una liberazione o un conforto ma anzi può solo rendeci piu Folli e disperati, le scoperte scientifiche uccidono o ci allontanano sempre piu da Dio, nell era moderna guardando il cielo l'uomo si accorge di essere solo un essere piccolissimo e insignificante rispetto alla grandezza dell universo, La vita non ha senso, la morte è inevitabile e cosi nasce la voglia di trascendere dalle le nostre spoglie mortali in cerca della Grandezza. Bloodborne è questo e tanto altro, insieme al suo DLC è un grande videogioco ma anche molto di piu, è un prodotto artistico a tutti gli effetti.
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