5 novembre 2019

Onepiece Stampede

Recensione Film Animato
Anno: 2019
Regia: Takashi Ōtsuka
Genere: Azione, Fantasy, avventura
★★★ 😕

Quasi tutti i personaggi di one piece si riuniscono su un isola per un festival piratesco. Ennesimo film fan-service di una serie di successo che serve solo a mungere i fan offrendo quello che vogliono senza tanti sforzi, infatti nonostante i grandi disegni fatti in stile retro con dei contorni grezzi il film neanche ci prova a presentare una storia, è solo una grande passerella dei tanti personaggi che sono apparsi in questo ventennale del franchise, ecco questo personaggio, ora questo, ora quest'altro, hey ti ricordi questi scemi? appaiono pure loro per qualche secondo! è una grande spudurata vetrina autocelebrativa che piacerà di sicuro ai fan per come questa mossa agisce solleticando la nostra memoria ma sono tutti figure di contorno inutili e il variegato cast non aggiunge nulla di valore. Un peccato perché parte anche bene pieno zeppo d'avventura nostalgica con un interessante competizione tra pirati ma non c'è tempo per godersi della vera avventura e il film punta tutto sul piu becero mix di Cameo e Mazzate a manetta, ed ecco che non siamo neanche al secondo atto e appare subito al centro dell arena come un boss di fine livello il cattivone muscoloso e potentissimo che mette tutti Ko, bello, figo, ha presenza scenica ma come al solito i maledetti giapponesi rovinano i loro stessi film animati con la computer grafica e appare una diarrea visiva viola che avvolge l'antagonista e lo trasforma in una ridicola montagna di fumo idiota annullando ogni suo fascino. Alla fine della fiera è una celebrazione masturbatoria che si lascia guardare, i tanti personaggi che spuntano a caso inutilmente sono comunque pieni di energia e il ridicolo gioco a chi ha il pugno piu grosso intrattiene chi non ha pretese, ma non mi è piaciuto e penso che l'unica vera ragione di esistere del film è il suo ufficializzare il vero nome dell isola finale dove si trova lo one piece che non era come pensavamo tutti la translitterazione "Raftel" ma il piu ridicolo e giocoso "laugh tale".

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