Recensione Film
Anno: 2019
Regia: James Gray
Genere: Dramma, Fantascienza, Arthouse
★★★ 😉
Astronauta parte in una missione seguendo le orme del padre in una specie di Cuore di Tenebra nello spazio. Un intimo e riflessivo film di fantascienza Arthouse che al grande pubblico non piacerà di certo, il ritmo lento frantumerà i coglioni a molti cosi come può risultare indigesta l'atmosfera estremamente pesante e introspettiva, resta il fatto che dal punto di vista tecnico il film è molto buono e per questo mi è piaciuto, funziona la costante musica in sottofondo, il minimalismo, i pensieri e l'isolamento spaziale creano un potente mix di sensazioni che arricchiscono il personale viaggio di formazione dentro le emozioni del protagonista. Si parla di solitudine, ossessioni, sanità mentale e ricerca di riposte alle eterne domande filosofiche dell umanità , cosi di certo è un film per pochi intenditori ma nonostante sia un mattone me lo sono goduto quasi tutto, peccato per il finale che secondo me non funziona come dovrebbe e ti lascia insoddisfatto, scivola troppo nella facile trappola del sentimentalismo e perde l'occasione per una forte chiusura ad impatto che lo avrebbe reso un vero classico, con un ritmo cosi lento e una chiusura cosi piatta il tutto diventa "solo" un film fatto bene
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