Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Jean-Stéphane Sauvaire
Genere: Prison movie, Dramma, Sportivo
Titolo Eng: A Prayer Before Dawn
★★★★★ 😉
Ragazzo Inglese finisce in durissimo carcere thailandese e deve
sopravvivere tra pugni e droga. Sbagliato classificarlo come film
d'azione, in realtà è un Prison Movie drammatico dove la lotta contro
tutto e tutti diventa l'unico modo per riuscire a sopravvivere, la
violenza che diventa strumento per resistere alla violenza, qua c'è una
regia pazzesca piena di tanti dettagli, camera a mano stretta anzi
strettissima! intima, erotica, si respirano i corpi, la pelle, il
sudore, c'è rabbia, confusione, solitudine, spiritualità , paura,
riflessione, sentimento, il tocco naturalista da documentario mostra il
tutto senza un briciolo d'esposizione, gli eventi accadono senza
pretesto narrativo e siamo in mezzo ad una spaventosa giungla piena di
uomini-animali che non vedono l'ora di azzannarti e tagliarti la gola.
Fantastica l'ambientazione con questo carcere-campo di concentramento
dove si vive ammassati come polli, dove bisogna fare una fila mortale
anche solo per prendere l'acqua o dove bisogna dormire con un occhio
aperto o ti violentano brutalmente, e ottimi gli attori secondari che
sono cosi veri e autentici che incutono vero timore, e Seppur la
recitazione del protagonista non mi ha fatto impazzire anche lui
funziona perché riesce ad essere sia un folle boxer drogato sia un anima
fragile finita all inferno. E la grande lotta per la vita lontano da
casa diventa presto anche una grande battaglia esistenziale, un duello
contro la dipendenza, contro l'ira, contro le proprie debolezze, contro
gli errori del passato e contro quello che si è come persona, ecco cosi
che la disciplina porta alla serenità , la religione e a un briciolo di
speranza, e il sangue, le ferite, il dolore e la sofferenza sono solo la
prova che si è ancora vivi.
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