5 maggio 2019

Una Preghiera prima dell Alba

Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Jean-Stéphane Sauvaire
Genere: Prison movie, Dramma, Sportivo
Titolo Eng: A Prayer Before Dawn
★★★★★ 😉

Ragazzo Inglese finisce in durissimo carcere thailandese e deve sopravvivere tra pugni e droga. Sbagliato classificarlo come film d'azione, in realtà è un Prison Movie drammatico dove la lotta contro tutto e tutti diventa l'unico modo per riuscire a sopravvivere, la violenza che diventa strumento per resistere alla violenza, qua c'è una regia pazzesca piena di tanti dettagli, camera a mano stretta anzi strettissima! intima, erotica, si respirano i corpi, la pelle, il sudore, c'è rabbia, confusione, solitudine, spiritualità, paura, riflessione, sentimento, il tocco naturalista da documentario mostra il tutto senza un briciolo d'esposizione, gli eventi accadono senza pretesto narrativo e siamo in mezzo ad una spaventosa giungla piena di uomini-animali che non vedono l'ora di azzannarti e tagliarti la gola. Fantastica l'ambientazione con questo carcere-campo di concentramento dove si vive ammassati come polli, dove bisogna fare una fila mortale anche solo per prendere l'acqua o dove bisogna dormire con un occhio aperto o ti violentano brutalmente, e ottimi gli attori secondari che sono cosi veri e autentici che incutono vero timore, e Seppur la recitazione del protagonista non mi ha fatto impazzire anche lui funziona perché riesce ad essere sia un folle boxer drogato sia un anima fragile finita all inferno. E la grande lotta per la vita lontano da casa diventa presto anche una grande battaglia esistenziale, un duello contro la dipendenza, contro l'ira, contro le proprie debolezze, contro gli errori del passato e contro quello che si è come persona, ecco cosi che la disciplina porta alla serenità, la religione e a un briciolo di speranza, e il sangue, le ferite, il dolore e la sofferenza sono solo la prova che si è ancora vivi.

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