Recensione Documentario
Anno: 2018
Regia: Sandi Tan
Genere: documentario, storia di vita
★★★ 😉
Una filmaker ci Narra la tragica e romantica storia del suo primo film
mai concluso. Un caldo documentario pieno di cuore e passione che
ripercorre il passato della donna lungo le nostalgiche strade dei
ricordi, cresciuta con uno spirito punk in una difficile Singapore anni
80 la ragazza sognava di fare la regista ed insieme a delle amiche è
finita nella tela di un misterioso e inquietante Professore di Cinema. E
Come capita sempre in questi casi la pazza storia dietro al film è piu
interessante del film stesso, qua la cosa che piu mi ha colpito è come
questo percorso artistico riesce a descrivere bene la Disillusione che
arriva nell età adulta che finisce per mangiarsi la magia, l'ingenuità e
i puri sogni di una giovane ragazza piena d'energie. Proprio per questo
la figura del Professore intriga molto, non solo perché era un
eccentrico mitomane pazzo che sparava un sacco di balle ma perché
diventa il simbolo stesso del contradittorio e censorio mondo degli
adulti, un mondo che offre e promette tutto ma può toglierti tutto di
colpo, un maestro di vita che ha insegnato a questi giovani la lezione
piu difficile da capire, cioè non fermarsi all oggetto, al prodotto in
sé, ad un idea materiale di cinema e narrativa, per certi versi lui era
piu avanti di tutti nel capire che cos'è una Storia mentre la donna
ancora oggi sembra attaccata all idea materiale e fisica del suo lavoro
dimenticando l'esperienza, i rapporti e il percorso che l'ha fatta
crescere e maturare, infatti se proprio devo trovare un difetto al
documentario è come l'ego e la vanità della regista spunta fuori e lei
fatica a descrivere gli eventi in modo del tutto obbiettivo. A parte
questo è una bella storia di vita, bella fotografia, è montato bene, mi
piace molto la musichetta in sottofondo che canta le vocali, di sicuro è
un piacevole documentario che scalda il cuore.
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