Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Daniele Misischia
Genere: Horror, Zombie
★★ 😕
Odioso colletto bianco finisce bloccato in ascensore durante apocalisse
di infetti Zombie. Un Survival/Bottle movie italiano che prova a
intrattenere in economia ma sbaglia tutte le decisioni chiave che lo
potevano rendere interessante, infatti nonostante i suoi limiti ho visto
del potenziale per una fantastica commedia horror in stile Raimi ma
invece di puntare sull esagerazione, sull ironia e sullo spettacolo
hanno tristemente puntato sul dramma, sull serio e noioso dramma! ed
ecco che arriva l'enfatico Melodramma esistenziale tritamaroni dove il
protagonista prigioniero si dispera e soffre la situazione con una regia
che non riesce a colpire o rafforzare questo tipo di serietà. L'errore
c'è fin dall inizio quando non si da neanche un briciolo di qualità al
protagonista, non importa se un personaggio è un vero bastardo, una
buona storia deve farti empatizzare con lui, dargli qualità, desideri,
obbiettivi, mostrare un qualcosa che ama, un qualsiasi elemento di
umanità, qua invece il transfert emotivo non funziona, il protagonista
parte da stronzo e si desidera solo la sua sofferenza. L'attore è un
cane a mostrare le emozioni e non è abbastanza credibile visto che
sembra appena uscito dallo stadio, la camera è troppo inesperta con
stupidi crashzoom enfatici, il sound design è ridicolo con gli spari dei
fucili presi dal videogioco di doom del 93, C'è poi troppa esposizione,
gli eventi e i pensieri sono ribaditi ad alta voce almeno due o tre
volte, e un altro errore è come Il protagonista Agisce troppo poco, a
parte aprire mezza porta di ascensore il piu delle volte il suo è un
reagire agli eventi che gli piovono addosso, praticamente la trama cade
addosso al protagonista, lui non fa quasi nulla, cosi è inevitabile che
arriva la noia visto che è tutta un attesa del prossimo tizio o del
prossimo momento a cui lui dovrà reagire. Comunque nonostante sia molto
acerbo e amatoriale ammiro lo sforzo di non fare un altra di quelle
stupide commedie per pensionati, la striscia di sangue dell ascensore mi
è piaciuta e resta il dubbio su quale sia il vero senso del film perché
si mostra uno stronzo arrogante prigioniero nell suo mondo che uccide
tutti quelli che gli si avvicinano (sopratutto le donne sono trattate
malissimo) e non capisco se questo tragico evento sia un arco di
redenzione o un nichilistico elogio all egoismo necessario per
sopravviere.
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