Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Alessio Cremonini
Genere: Dramma, Prison Movie
★★★★ 😓
Tratto da un evento realmente accaduto vediamo Stefano Cucchi venire
arrestato e risucchiato in un buco nero da cui non uscirà mai più.
Essendo la vicenda piuttosto conosciuta avevo paura che il film avrebbe
avuto la classica "sindrome da fiction Rai" e giocato facile la carta
del vittimismo che divide i buoni e i cattivi in modo netto ma per
fortuna il tono è piuttosto asciutto e realista e invece di un
melodramma autocompiaciuto sugli errori del sistema giudiziario si
propone in modo delicato una umana e poetica tragedia. Mi è piaciuta la
fotografia che riesce ad essere ricercata senza strafare e belle anche
alcuni semplici quanto efficaci scelte narrative come ad esempio
eliminare completamente il pestaggio chiave, in questo modo lo si lascia
sempre vivo nella storia e torna ad ogni dolore e sofferenza percepita,
il tutto mostrato molto bene dal bravo Alessandro Borghi che incarna
alla perfezione un personaggio che si chiude a Riccio tra paranoia e
dolore con un interpretazione fisica davvero sentita che riesce con pochi
dialoghi e tanti sguardi a mostare un uomo rassegnato senza piu
speranza. Di sicuro è una storia semplice e non molto ricca di
contenuti, il film è un inevitabile discesa nell abisso e il terzo atto
diventa piuttosto pesante ma alla fine la fatica ci sta visto che serve a
riflettere la lenta agonia del protagonista.
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