Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Steven Soderbergh
Genere: Thriller psicologico
★★★ 😌
Una Donna è sempre piu paranoica e viene internata contro la sua
volontà . Un po' prison movie un po' thriller psicologico che con la sua
anima INDIE fatta di inquadrature semplici tenta un approccio
minimalista e modesto ad un abusivo rapporto con uno Stalker che ha
fatto letteralmente impazzire la protagonista. All inizio l'ambiguitÃ
funziona e nonostante siamo dalla sua parte capiamo bene le ragioni di
chi la sta internando, non ho mai amato quelle situazioni alla nido del
cuculo dove i pazzi sono per qualche motivo nel giusto e i medici sono
tutti brutti e cattivi perché bla bla bla la società è cattiva, insomma
l'inizio è buono ed equilibrato ma poi il film prende una piega thriller
piuttosto generica e il mio interesse per la storia è crollato
completamente. Tutto comunque funziona, le atmosfere inquietano e il
messaggio di liberazione femminista da questi abusi è dipinto piuttosto
bene ma Soderbergh fa delle scelte che non capisco proprio, costruisce
un intero film sorretto da un minimalismo Realista fatto con l'iPhone e
poi ci butta dentro esagerazioni di stile che appaiono ridicole e poco
credibili in questo contesto, e come se non bastasse a metà film spunta a
caso un cameo di Matt Damon che mi ha rovinato l'intera visione, ma
perché?? quello non è un personaggio è Matt Damon che ti spiega con una
stupida e dannosa ironia quanto è brutto essere Stalkerati, a mio parere
poi fare un antagonista cosi banale ed esagerato danneggia l'intero
messaggio, sono quelle piccole ma importanti scelte di regia che
rovinano un intero film il quale nonostante le sue qualità vive
prigioniero della sua mediocrità per colpa della sua arroganza "indie".
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