23 giugno 2018

Star Wars: Revenge of The Sith

Recensione Film
Anno: 2005
Regia: George Lucas
Genere: Azione, Fantascienza
★★★ 😳

Si conclude questa seconda trilogia con l'ascesa di Palpatine e la tragica Caduta di Anakin al lato oscuro. Ed è innegabile che questo capitolo conclusivo ha delle qualità, si sono decisamente impegnati per chiudere la trilogia in modo decente, bella la pianosequenza iniziale, funziona il tormento dell anima di Anakin diviso tra la paura di Perdere cio che ama e le ipocrisie/ambiguità di Jedi e Sith, mi piace quell'ordine 66 in puro stile padrino (e da un senso al fatto che tutti erano cloni di un assassino) amo lo sguardo che fa Dooku quando l'imperatore dice ad Anakin di ucciderlo, tutto lo scontro con yoda dentro al senato è un capolavoro metaforico di eterna lotta politica e per me il migliore momento del intero film è quando Anakin e Padmé si pensano dalla distanza, perché in quell attimo di riflessione si percepisce il peso della loro separazione, ormai divisi da due mondi, due paure e due diversi modi di amare. C'è poi l'imperatore che è uno spettacolo da vedere, è un personaggio esagerato al massimo ma vive e funziona proprio perché se lo può permettere, dopo anni di piani nell ombra si gode con gusto il suo meritato momento di gloria, cosi è l'unico che si diverte mentre tutti soffrono come cani. Il problema di questo film è però la sua incapacità di abbracciare pienamente la tragedia classica che vuole essere, per ogni elemento drammatico se ne aggiunge uno ridicolo e stupidissimo, ecco quindi le orribili gag iniziali intorno ad R2, la parte in cui Obi-wan cavalca una lucertolona che fa i versi come un antifurto rotto, fino ad arrivare alla ipercoreografata e ridicola battaglia finale che piu e piu volte spezza il conflitto e la tensione per assomigliare ad un leggero e spensierato duello di cappa e spada piratesco, si percepisce quasi una vergogna verso un concreto dramma e cosi il film offre un tono che spezza sempre l'impatto narrativo, i dialoghi legnosi non sembrano del tutto sinceri e la tragedia non sembra inevitabile ma anzi appare forzata, nel finale la caduta della giustiza e libertà dovrebbe essere cupa e nera ma invece ecco quel NOOOOOUUUU! in modo ridicolo e melodrammatico che rovina tutto. Nel complesso tolti quei due o tre momenti non sono un fan di questa Trilogia che sbaglia molto sul piano narrativo e registico, il tutto è stato un buttare soldi e idee dentro un fascinoso contenitore digitale, ed è per questo che apprezzo solo alcuni momenti ma faccio sempre fatica ad amare l'insieme.

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