Recensione Film
Anno: 1958
Regia: Andrzej Wajda
Genere: Noir, Dramma, Politico
★★★ 😡
Due partigiani nazionalisti devono uccidere un politico comunista. Film
che parla del turbine del dopoguerra in Polonia e si concentra dentro un
hotel in piena festa quasi fosse l'occhio del ciclone, un puro momento
di calma prima e dopo la tempesta, infatti Il film è un noir Politico,
vive della disillusione dei giovani dell epoca che hanno
visto i loro sogni morire, dei due infatti il vero protagonista è il
giovane Maziek che uscito dalle fogne inizia a intravedere la luce di un
mondo migliore ma chiaramente è solo un piccolo spiraglio di speranza
prima dell arrivo dello odioso regime comunista. La regia nella sua
semplcità è molto buona, mi sono piaciute le transizioni da una scena
all altra e come fluiscono le scene, i volti sono potenti ed illuminati
magnificamente, l'idea di dare al protagonista occhiali scuri è geniale
(cosi come il poster che lo rende icona) e tra le inquadrature
memorabili certamente ci sono quella dove parlarno attraverso il cristo
capovolto e quella dell'abbraccio drammatico che in contrasto con i
fuochi d'artificio, ma ci sono anche momenti interessanti tecnicamente
come l'esercito che passa visto alla finestra, la divisione di soggetti
durante la telefonata o quando la camera attraversa un vetro bagnato
(come??). E piu che dramma Il film è carico di tanta ironia drammatica,
una cinica satira nera consapevole di quale sarà il futuro del paese,
tra nobili, patrioti, politici che pensano solo alla poltrona e
giornalisti ubriachi fa sorridere che la piu saggia di tutti è la
vecchietta addetta ai gabinetti che ne ha viste tante di feste tutte
uguali, Insomma molto buono, forse i personaggi filosofeggiano un po'
troppo con dialoghi pieni di dubbi sulla loro esistenza ma è in fondo il
punto centrale dell intero film.
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