Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Duncan Jones
Genere: Fantascienza, Noir
★★ 😳
Nel futuro barista Muto cerca la fidanzata scomparsa. Uno Sci-Noir che
prova con forza a colpire emotivamente ma finisce per annoiare per la
sua piattezza generale, è uno di quei film che dispiace sinceramente che
non sia venuto bene perché qualche idea forte c'è, alcuni elementi
visivi sono interessanti, c'è una biblioteca fantastica, robo
spogliarelliste, facce strambe e due o tre "furbate" narrative che mi
piacciono molto come l'origine Amish del protagonista che lo isola dal
futuro e l'ambiguità dell antagonista, ma la regia sembra amatoriale e
frettolosa, cosi profondamente innamorata delle sue grandi idee e
simbolismi che fallisce ad intrattenere. Sarà poi il digitale o la
blanda fotografia ma tutto appare fintissimo, roba da generico corto di
fantascienza, gli effetti visivi non convincono e l'intero futuro non ha
niente da offrire essendo poco originale, sembra solo una brutta copia
di quello di blade runner. il protagonista diciamo funziona nonostante
sia muto e abbia continuamente la stessa espressione da cane bastonato
mentre Paul Rudd si fa fatica a prendere sul serio, tutta la sua
sottotrama annoia e rovina il pathos della ricerca della fidanzata,
capisco che questo ambiguo gioco delle tre carte è tutto un modo per
costruire un "grande" colpo di scena ma a mio parere rovina il ritmo
generale della storia, che poi non vuole finire piu e sbrodola in una
pessima conclusione giocando sulla tensione da stupro per le sorti di
una povera bimba. Quello che dispiace di piu è che è un film senza un
vero e forte messaggio, descrive male il percorso del maschio da amante a
padre, un guerriero che senza la sua idilliaca femmina diventa un
guardiano dei piu deboli, aveva delle grandi potenzialità ma finisce per
essere piuttosto generico.
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