28 febbraio 2018

The City of Violence

Recensione Film
Anno: 2006
Regia: Ryoo Seung-wan
Genere: Hardboiled, Azione, Arti marziali
★★ 😒

Alla morte di vecchio amico un poliziotto incontra e si scontra con la sua ex banda di teppisti ormai cresciuti e cambiati. Film che si ispira molto alle atmosfere del cinema di Hong kong ed è un acerbo turbine impazzito di stile, piu che city of violence io lo chiamerei city of Calci volanti, offre una miniera di piccoli momenti geniali sicuramente rubati da altri film come fa Tarantino ma qui non c'è vera coesione e lo stile si mangia tutto il resto. La regia è grezza e immatura, cerca di buttarci dentro tutte le idee che gli vengono in mente costruendo un approccio invasivo e poco preciso, vediamo camera a mano, rotazioni, split screen, Picture in picture, Freeze frame, mega rissa con musica pop in sottofondo, un ridicolo mega scontro in strada con tutti i club sportivi possibili, e calci volanti, nel finale calci volanti a palate e in slow-motion contro nemici casuali, calci volanti e musica Funk anni 70 che poi diventano calci volati sotto musica western, cosi tanti calci che uno si chiede perché diavolo nessuno si è portato una pistola? Certo capisco che vuole essere un colorato hardbolied d'arti marziali ma il protagonista non ha abbatanza carisma per reggere l'intero film e si salva solo l'antagonista che per come è inquadrato funziona sempre ad essere minaccioso e "bossy". Posso capire chi trova piacere in questa giostra impazzita ma personalmente non mi è piaciuto, ha qualche idea visuale interessante ma guardando oltre lo stile si nota un montaggio sperimentale atroce, un pessimo ritmo, piatti dialoghi è un esagerata esuberanza che nasconde disperata la sua mediocrità.

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