9 febbraio 2018

Cinquanta Sfumature di Rosso

Recensione Film
Anno: 2018
Regia: James Foley
Genere: Sentimentale, Erotico, Thriller
★ 😫

Christian e Anastasia si sposano e in una ricca luna di miele fanno sesso, sesso e ancora sesso in giro per il mondo fino al terzo atto quando spunta forzato conflitto e trama da generico thriller. Ultimo capitolo di questa tanto criticata saga ero-Romantica che non è poi cosi male come molti pensano, oltre alla schifosissima patina glamour da rivista il problema è sempre stata la piattezza generale della scrittura incapace di andare oltre il melodramma da soap e di sfruttare con la dovuta cura il potenziale erotico e conflittuale di un cosi complicato rapporto sentimentale. In questo terzo film tristemente si sente molto la pesantezza del pigro romanticismo che si mangia poi quasi tutta la tensione erotica, se nel primo e nel secondo il conflitto interiore della protagonista affascinata dal pericolo era interessante e funzionava, in questo il conflitto è completamente pretestuso e poco sincero. La prima ora quasi funziona nel suo essere onestamente inutile, è composta da dieci estenuanti scene di sesso una dopo l'altra sotto odiose musichette Pop, quasi a vantarsi con orgoglio di essere solo un softcore per casalinghe che offre un bel sogno erotico, ma nel terzo atto ci provano veramente a costruire una storia fallendo miseramente, arriva una parte thriller che rovina proprio questa idea di relazione fantasy e arrivano ridicoli problemi di coppia che falliscono a dare corpo alla nuda ed inesistente Trama. Alla fine tutto si risolve in maniera cosi liscia e prevedibile che gli eventi si dimenticano facilmente, forse il peggiore dei tre, elogia la vita da ricchi in modo schifoso e dispiace che il protagonista non ha minimamente superato i suoi chiari problemi psicologici cosi come la protagonista non sembra essere stata capace di maturare come persona, nel complesso questi due sequel li reputo superflui e inutili, un andare incontro al pubblico invece che attaccarlo, a mio parere il finale del primo film, dove si vedeva la protagonista rifiutare con difficoltà questo mondo, resta il migliore dei finali possibili.

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