Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Guillermo Del Toro
Genere: Sentimentale, Supernatural
★★★★ 😚
La muta Elisa è un'addetta alle pulizie in un complesso Militare dove un giorno incontra una misteriosa creatura tenuta prigioniera. Un po' ET, un po' free willy, un po' Bella e la bestia si mostra come l'Amore è come l'acqua, non ha forma e limiti perché nasce dalla comprensione e accettazione delle diversità individuali, Ambientato negli anni 60 in pieno boom economico tutto il film ha una bellissima atmosfera rètro nostalgica, tra musiche, cinema e televisione, la cultura sognante ed idilliaca pre 68 viene elogiata con passione ma allo stesso tempo il messaggio del film contiene una critica a quel magico mondo pieno di falsità che nascondevano pregiudizio e tensioni razziali dietro la falsa morale dell tranquillo sogno americano, I due amici di Elisa racchiudono infatti lo spirito della storia, un artista omosessuale anziano perso nella sua solitudine e una lavoratrice nera che non ha nessun futuro in una società oppressiva, entrambi guardano dall basso il sogno di un amore impossibile che li renderebbe veramente liberi. E ritroviamo la stessa fotografia di Del Toro, il suo stile è visivamente riconoscibile, questa volta si concentra sul VERDE con lo stesso film che ti sottolinea piu volte questa cosa, e infatti il problema di Del Toro è che sembra voler piacere a tutti presentando dialoghi che sbrodolano di esposizione, non è tanta ma sono quelle due o tre linee di dialogo di troppo che rovinano la qualità generale, anche i sottotitoli per la protagonista mi sembrano una pigrizia di regia visto che in varie occasioni si dimostra come i sottotitoli sono superflui e si puo capire tutto grazie al linguaggio del corpo e le interazioni con gli amici. Sally Hawkins è brava e graziosa, a sorpresa si mostra nuda piu volte, mettendo quindi la libertà sessuale della donna al centro del desiderio di libertà della protagonista e Buono poi Michael Shannon, fa il cattivo senza sforzarsi mostrandosi un sadico autoritario religioso figlio del dopoguerra che intimidisce sinceramente ma avrei preferito piu profondità nel suo personaggio, ad esempio nella scena quando visita la sua famiglia Del Toro avrebbe dovuto mostrare in modo netto e chiaro il lato umano dell'antagonista, costruire la complessità di un uomo normale schiavo del mondo idilliaco da pubblicità per sottolineare come Il vero nemico era quel tipo di perfetto sogno americano. Ma a parte qualche problema di profondità è davvero un bel Film Romantico, Ci sono momenti magici, ho amato la musica, quel "se non facciamo Niente siamo Niente" o quando le goccie d'acqua danzano e si fondono cosi come il sesso acquatico sopra il cinema con un orgasmo figurativo sottolineato da una porta che si apre, il tutto riesce ad essere un grande elogio allo spirito degli anni 50 e allo stesso tempo allo spirito dell 68, cosi nonostante si parla di Mostri e Diversità il tutto ha il sapore Molto Classico in senso positivo, con un finale sotto la pioggia facilone ma che colpisce, appassiona e commuove.
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