Recensione Film
Anno: 2016
Regia: Hirokazu Kore'eda
Genere: Dramma
Titolo ITA: Ritratto di Famiglia con Tempesta
★★★★ 😙
La famiglia, la crisi e una leggera tempesta simbolica. Un Tenero e
delicato dramma (non è slice of life!) che serenamente descrive un uomo
nell occhio di una difficile e complicata elaborazione del lutto, gli
uomini non sanno amare nel presente, amano solo ciò che hanno perduto e
vediamo il protagonista in una piena crisi esistenziale, perduto nel
rancore verso gli altri, nel gioco d'azzardo e nell'autocommiserazione,
senza soldi ruba dalla madre e vende i tradimenti degli altri, si sente
ed è un fallito in un mondo dove il denaro e lo stato sociale sono
tutto. Crescere non è facile e il percorso per diventare chi si sarebbe
voluto dura tutta una vita, per lui l'accettare la fine del suo
matrimonio significa anche Vincere il proprio ego e accettare i suoi
errori e i suoi limiti come uomo, in piu la perdita della moglie accende
anche il tormentato rapporto con il padre morto e questo pensiero lo
costringe a fare i conti con le sua incapacità artistiche e di genitore.
Il film grazie al suo tono delicato crea un vivo tessuto modesto che
non esagera mai, la fotografia desaturata rétro è molto anni 90, la
musica fatta di poche note di piano e qualche fischio, le inquadrature
sono tutte studiate ma mai appariscenti, la recitazione è sottile ma di
spessore, infatti ottimo è lui (una specie di Mastandrea giapponese) ma
anche ottima la tenera madre anziana, delusa dal figlio ma ancora piena
di speranza lo annaffia con cura ogni giorno. E il film finisce con un
ultimo atto che è semplicemente perfetto, cattura con un apparente
naturalezza la difficile intimità di un umida festa familiare sotto la
pioggia, una sussurrata ultima cena nel ventre materno di una famiglia
spaccata, divisa dal passato ma unita per il bene del figlio, Dopo la
Tempesta si raccoglie la speranza che resta e in una semplice quanto
toccante scena finale si voltano e si dicono addio.
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