Recensione Film
Anno: 2016
Regia: Jim Jarmusch
Genere: Slice of Life, Commedia, Arthouse
★★★ 😇
Autista di autobus vive una vita semplice perduto in se stesso e nelle
sue poesie. Uno Slice of Life tenero e tranquillo che elogia in modo
romantico il poetico egocetrismo degli artisti, Vediamo un intera
settimana del protagonista prigioniero della sua routine quotidiana e
solo scrivere delle poesie amatoriali lo salva dall abisso che è la sua
vuota vita. Il film riesce bene a immergerci nel suo mondo, siamo con
lui mentre scrive, mentre riflette, mentre sogna e passeggia, siamo nell
autubus che guida, nel bar che frequenta e sentiamo i discorsi che
origlia. Non sono mai stato un grande fan delle storie Slice of Life,
frammenti di vita che vogliono ribellarsi dall classico arco narrativo
fatto di incidente, svolgimento e risoluzione, ma il film aproccia molto
bene la routine e i piccoli eventi che appaiono sono comunque di una certa
importanza e significato, Adam Driver é molto bravo, riesce bene a
descrivere un uomo riservato con la testa fra le nuvole e con uno sguardo
perennemente perso nel vuoto, e proprio dai soli sguardi viene il
sospetto che il suo amore verso la moglie non sia sincero. Tutto bellino
e grazioso insomma, ti fa venire la voglia di prendere un pezzo di
carta e scrivere delle poesie a caso ma questo Enorme elogio all
APATIA bohémien in parte mi irrita, piu che la poesia si valorizza
la chiusura mentale, questo "viva il perdersi in pensieri frivoli su
dei fiammiferi" non è poi tanto diverso dall masturbarsi in un angolo fregandosi del resto del mondo che brucia.
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