29 marzo 2017

MINE

Recensione Film
Anno: 2016
Regia: Fabio Guaglione, Fabio Resinaro
Genere: Survival, Guerra, Dramma,
★★ 😐

Un soldato si trova intrappolato nel deserto e parte crisi mistica sulla sua vita. Piu che un film di guerra questo è un chiaro e generico survival movie, cambia l'ambientazione ma di tema non è piu tanto diverso da un 127 ore o Gravity qualsiasi, nella sua prigionia spuntano problemi personali cosi ovvi e cliché da quasi non riuscire nemmeno a fare effetto, il tutto con un ritmo piuttosto lento e che gioca troppo con delle visioni che non convincono, dal clooney di turno che riappare a tradimento e lo stereotipo del nero saggio che offre sorridente importanti lezioni di vita, le interpretazioni non convincono, la sceneggiatura pure e a peggiorare il tutto c'è anche un pessimo doppiaggio da videogioco. Comunque se la cava, tolti i difetti piu marcati e un inizio debolissimo piano piano, retorica dopo retorica il film si regge in piedi e va avanti come un elefante fino ad un esagerato finale in slowmotion che cerca forzatamente l'enfasi emozionale ma sembra non finire piu. Carino, ma blando e senza alcuna sottigliezza tematica, parla palesemente di una guerra interiore e personale e non riesce a parlare della guerra vera, e sinceramente avrei preferito l'opposto, a differenza di No man's land qua il tutto finisce per essere solo un autocelebrativo elogio dell individualismo e dell eroico sacrificio del soldato di ventura, vai avanti nonostante tutto, vinci le tue battaglie, le tue insicurezze, supera l'ostacolo che ti blocca a qualunque costo per raggiungere cio che vuoi veramente dalla vita, e cosi il film non si rende neanche conto che sta supportando incosapevolmente l'idea di guerra e conflitto tra individui, con quest'approccio non si va oltre il vuoto sentimentalismo hollywoodiano.

Nessun commento:

Posta un commento