31 ottobre 2016

The Invitation

Recensione Film
Anno: 2015
Regia: Karyn Kusama
Gerere: Thriller, Dramma
★★★ 😌

Un uomo (identico sputato a Tom Hardy, per tutto il tempo ho pensato "è lui o non è lui?") viene invitato dalla ex ad una cena tra amici, ma il triste passato del protagonista rende l'atmosfera tesa e paranoica. Un thriller drammatico molto lento e noioso che parla del dolore piuttosto bene, con inquadrature strette si concentra sul protagonista e crea in maniera soddisfacente quel senso di inquietudine, quel disagio che possiede chi ha un dolore immenso che non riesce ad andare via. Come mostrato nella scena introduttiva quando giustizia un coyote investito lui desidera la morte e la fine delle sofferenze, l'eutanasia, il suicidio, ed il suo desiderio si manifesta fisicamente nella festa stessa, un concetto chiaro e semplice che a quanto pare molti non sono riusciti a cogliere. Il film quindi secondo me funziona egregiamente, cio che non funziona sono gli ultimi venti minuti che stemperano ogni tensione creata cercando in modo grossolano di alzarla, il cambio di tono aliena il pubblico che dopo questa lunga introspezione non ha alcuna voglia di blanda azione slasher ma solo di una chiusura narrativa che quando arriva finisce per essere poi una banale e piatta inquadratura finale che offre il poco efficace messaggio del "al mondo c'è tanta altra gente che sta soffrendo".

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