29 novembre 2024

Giurato numero 2

Recensione Film
Anno: 2024
Regia: Clint Eastwood
Genere: Thriller, Giudiziaro, Drama

★★★ 😏

Uomo partecipa come giurato ad un processo e deve capire che decisione prendere. Thriller giudiziaro molto semplice e asciutto che non ha grandi eccessi ma nella sua modestia riesce a catturare bene i momenti di dubbio, le riflessioni e i conflitti drammatici dei personaggi creando quelle emozioni umane autentiche che il cinema del passato riusciva a fare con facilità ma adesso solo il 94enne Clint Eastwood sembra essere in grado di offrire. E visto che la regia non si vuole fare notare quello che riesce a brillare davvero è Nicholas Hoult che mostra benissimo il suo vortice di emozioni contraddittorie e contrastanti che provano ad andare in direzioni diverse, tutto è un film sui segreti con al centro un demoniaco senso di colpa, voglia di giustizia e puro egoismo, e qua i personaggi si trovano spesso ad un bivo e accettano il compromesso e mentono in modo tragico, qualcosa che tristemente accade molto spesso nei processi e la verità non viene mai a galla perché va in contrasto con gli interessi dei singoli che preferiscono tacere e farsi i fatti propri. Amo i thriller e il film accende molto bene l'interesse sugli eventi di quella fatidica notte di pioggia, gioca con le prospettive, offre presto un colpo di scena per cambiare la situazione, semina indizi e pone interessanti domande morali ma è innegabile che il film è grosso debitore del capolavoro di 12 Angry Man di Lumet e piu di un momento lo cita in modo chiaro, poi la situazione è una grande coincidenza forzata e diventa sempre meno credibile, il personaggio di JK. Simmons era carino ma poi sparisce nel nulla in modo insoddisfacente e cosi l'avvocato di Kiefer Sutherland, mentre Toni Collette è brava ma il suo personaggio appare sempre piu incompetente e se era cosi facile risolvere il caso fa la figura della stupida con un finale ad effetto che sinceramente non mi è piaciuto per come cerca di portare una risoluzione consolatoria di giustizia quando era molto meglio finire in modo piu ansiogeno e lasciare il colpevole friggere nel dubbio. Nell insieme è forse un po' troppo modesto per essere memorabile ma è comunque un solido thriller giudiziario che in modo chiaro e preciso scava bene nelle pieghe dell animo umano.

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