Recensione Videogioco
Anno: 1994
Studio: Rare
Genere: Platform
😍
Delle lucertole pirata rubano le banane di Donkey Kong e lui parte per recuperarle. Il Primo Donkey Kong Country è un grande platform del super nintendo che ha qualche problema ma per me resta ancora oggi un gioco fantastico che amo rigiocare, è bello fin dall'introduzione che segna il passaggio di consegne dal vecchio Donkey Kong arcade che sente il grammofono al piu giovane e cool che irrompe con lo stereo tamarro, Il Gameplay quasi alla sonic è pensato per essere il piu rapido possibile con livelli che
scorrono in un lampo e dove bisogna proseguire evitando i nemici o
abbattendoli con barili e trovare il secondo personaggio giocabile
significa avere una vita extra in piu che aiuta a resistere ai danni
così quando si finisce soli aumenta la tensione e si spera di ritrovare il compagno al piu presto. In questo modo tutto offre brividi e grande senso di sfida dove si controlla il possente Donkey o l'agile Diddy e si possono anche trovare compagni animali che danno supporto come il rinoceronte o la rana che rendono piu facile muoversi e aiutano nell avventura, le zone sono piene d'atmosfera e si attraversano giungle, caverne silenziose, templi, profondità marine, montagne innevate, fascinose caverne di cristallo o sporchi impianti industriali, e grazie alla leggendaria colonna sonora di David Wise tutto acquista un senso di magica atmosfera incredibile come le etere e rilassanti melodie sottacqua, il ritmo dei tamburi frenetico della giungla o le fantastiche sonorità industrial. Quasi ogni livello ha un particolare Gimmick che varia l'avventura e gioca con le aspettative come saltare su corde, le miniere spaventose dove bisogna tenere accesa la luce, la tempesta di neve, in un area ci sono dei golem invincibili che vanno addormentati attivando dei semafori, amo le memorabili e toste sezioni sul carrellino della miniera in stile indiana jones, poi saltare su piattaforme mobili per ricaricarle, una caverna buia con pappagallo ti illumina la strada o una dove delle corde magiche spingono in alto o in basso. Qualche difetto ammetto che ci sia come una difficoltà molto spesso snervante e subdola per colpa di una visibilità molto limitata dal formato 4:3 e a volte è impossibile vedere o evitare gli ostacoli che arrivano, il fatto che alcuni salti sono da calcolare al millimetro o che le sezioni dei cannoni non sono proprio perfette per come bisogna calcolare in anticipo il giusto tempismo, anche i bonus e i segreti non funzionano perché trovarli è poco appagante e offrono solo vite extra e a parte quello finale King K. Rool i boss di zona deludono come il pessimo barile gigante velenoso che evoca mostri nell area industriale e il castoro e la testa del condor che vengono tristemente riciclati. Nell insieme il primo Donkey Kong è un gioco della mia infanzia che mi è rimasto nel cuore, non è perfetto e decisamente il sequel lo supera in qualità ma anche questo primo lo ritengo comunque un grande platform tutto europeo che ha reinventato e difatto creato una nuova stella nintendo e in quel periodo è quasi riuscito a raggiungere lo strapotere di super mario.
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