18 gennaio 2022

Drive My Car

Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Ryusuke Hamaguchi
Genere: Dramma

★★★ 😩

Attore-regista di teatro deve superare il dolore interagendo con la sua autista e un attore piu giovane. Lentissimo Mega drammone di Tre interminabili ore che parla di comunicazione costruendo riflessioni intime attraverso la spersonalizzazione, cosi i personaggi incapaci di essere diretti non si parlano apertamente ma utilizzano degli avatar esterni parlando in terza persona per dare sfogo, comunicare e canalizzare le loro sofferenze, la moglie crea simboliche storie inventate da decifrare mentre il marito canalizza e da vita alle sue emozioni nel teatro. Ma per quanto il film vuole essere questa sottile, catartica e distaccata elaborazione del dolore in cerca di capire gli altri finisce per essere una storia fin troppo forzata, è carino questo approccio in terza persona per entrare nei pensieri dei protagonisti ma non è mai sottile se poi comunque si ribadisce il messaggio con l'aforisma di turno, il film è pieno di stramaledetti aforismi, è un continuo vomitarli addosso in monologhi faticosi dove tutto è dilungato a dismisura, persino il finale in lingua dei segni è comunque uno stramaledetto lungo monologo da leggere!!! tutto è troppo testuale e poco visivo. Anche la recitazione del protagonista non mi ha convinto e si atteggia come un robot odiosissimo, e non ho amato il solito approccio meta-teatrale e come egocentrica sia l'intera storia che è un piagnisteo sul fatto che la moglie gli faceva le corna. Certo poi la vecchia macchina rossa è iconica, il monolgo con il giovane attore mi ha colpito per come sempre in terza persona si rivelano i sensi di colpa della moglie cosi come il momento della neve è molto toccante o simpatico quel cagnone felice che appare nel finale. Ma è comunque una sofferenza da vedere fino alla fine, è uno di quei film che ti dovrebbero dare un premio per essere resistito, di sicuro vive piu sulla carta che sullo schermo e di veramente bello o memorabile c'è davvero poco perché per la maggior parte del tempo è solo una gigantesca rottura di coglioni.

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