12 gennaio 2022

C'mon C'mon

Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Mike Mills
Genere: Docu, Dramma, Arthouse

★★ 😑

Giornalista si porta in giro il nipotino riflettendo sul futuro. Una specie di intimo docu-dramma arthouse che mischia interviste ai giovani, panoramiche cittadine e drammi familiari per raggiungere catarsi emotive e sensazioni di serenità mentale oltre ad aiutare a superare i conflitti del passato e le ansie sul futuro. E Joaquin Phoenix è sempre una garanzia, la fotografia in bianco e nero è molto bella, le sincere interviste ai giovani abbastanza carine e le interazioni con il bimbo sono dialoghi leggeri ma profondi per come sono un simbolico punto di connessione tra la leggerezza dell'infanzia e la pesantezza dell'età adulta. Tutto quindi molto bello? Si, insomma, No, per alcuni lo sarà ma per me è stata una gigantesca rottura di coglioni, una vera noia boia, non ho amato questi ritmi lenti, la musica emotiva e le riflessioni ridondanti sul futuro che girano intorno al nulla per due ore per diventare il classico film artistico che offre un "esperienza trascendentale" piena di cuore ed emozioni umane ma che nella sostanza fa solo gigantesca supercazzola sul futuro che dice tutto per non dire niente, usa l'innocenza dei bambini per fare un insieme di sensazioni, cuore e umanità tanto sincera in superficie quanto fasulla nella sostanza, una "non-storia" che gira intorno senza avere né capo né coda che non è riuscita mai a catturarmi. Poi il rapporto chiave tra i due personaggi principali per me non funziona e trascina in basso l'intero film, Il Bimbo è tenero e simpatico per i primi cinque minuti poi diventa un insopportabile mocciosio odiosiossimo che vorresti buttare da un aereo, attraverso queste interviste con il microfono in mano il film vuole catturare verità e la profonda saggezza dei piu giovani ma il bimbo non sembra e non parla neanche come un vero bambino, è solo l'idea astratta di un bambino creata da un adulto che crede che sia cosi l'infanzia, e non ho amato questo giornalista fin troppo passivo e riflessivo che è un guscio vuoto incapace di avere un idea o veri insegnamenti da dare al piccolo e non mi piace che il rapporto con la sorella non è risolto in modo soddisfacente, cosi l'intero film è questo ascoltare, riflettere e vagare per le città che non sembra avere un senso se non mostrare vuoti paesaggi urbani. Insomma non è un film Per Me ma tecnicamente è fatto bene, è un "Bellissimo spreco di tempo" che piacerà di sicuro a chi ha il cuore aperto e la voglia di emozionarsi.

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