Recensione Film
Anno: 1950
Regia: Joseph L. Mankiewicz
Genere: Dramma, Antropologico
Titolo ITA: Eva contro Eva
★★★★ 😐
Durante la Premiazione della migliore attrice teatrale dell anno un
gruppo di persone ripensa a chi è davvero la premiata. Dramma sociale
che mostra una giovane donna senza scrupoli piena di ambizione usare
tutti e tutto per ottenere quello che vuole, cosi si mostrano nettamente
le ipocrisie dei rapporti che crescono per avere qualcosa in cambio e
si nascondono dietro maschere e Falsità tra le persone dove la vera
recità è fuori dal palco. Il Film scorre bene e sopratutto mi è piaciuta
l'interpretazione disperata, disillusa e cinica di Bette Davis, che
sente il tempo che passa e soffre di questa falsità umana, ma nonostante
il bel finale che lascia intendere alla ciclicità fatalista dell
arrivismo non amo come Eve viene mostrata quasi totalmente in modo
negativo per tutto il tempo, essendo una storia narrata da altre persone
mi sarebbe piaciuta piu ambiguità sulla sua figura in un misto di
realtà e Cattiverie, di luci e ombre, di pettegolezzi e invidie, molti
sbagliano a pensare che L'ambizione e la voglia di realizzare i propri
sogni sia un male assoluto cosi come l'invidia, la gelosia e il
risentimento di Margo è fin troppo giustificato per essere davvero una
critica al comportamento umano, coi penso che con una Eve piu misteriosa
e ambigua nelle sue azioni sarebbe uscito fuori un film piu profondo e
maturo oltre a presentare meglio l'eterno scontro generazionale. Nel complesso è un film costruito bene che parla non solo di
falsità e cattiverie nell ambiente dello spettacolo ma in generale
queste maschere velenose accadono in ogni famiglia o rapporto sociale,
ed è un pecato che lo sviluppo non mi ha convinto del tutto, sembra
ripetersi per troppo tempo attaccando in modo spietato la figura di Eve
con un facile moralismo.
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