Recensione Film
Anno: 2011
Regia: Rob Marshall
Genere: Avventura pulp, fantastico
★ 😴
Jack Sparrow viene trascinato da una sua vecchia fiamma in un'avventura alla ricerca della fonte della giovnezza. Quarto capitolo della saga che tristemente appare molto fiacco e svogliato, è un chiaro tentativo disperato da parte della Disney di continuare il franchise che ha perso sempre piu popolarità ed ispirazione, cosi nonostante sia uno dei film piu costosi della storia del cinema il tutto è piatto e dimenticabile, senza piu Gore Verbinski alla regia questo universo perde la maggior parte delle gag visuali e dei colorati personaggi secondari per far posto a blande imitazioni con inquadrature legnose da serie tv e la musica orchestrale esagera in modo ossessivo e non accompagna nel modo giusto gli eventi. Comunque si ama ancora Jack e questo scanzonato mondo piratesco, l'inizio a Londra non è male con quell esilarante processo, carina la pazza udienza con il nobile o la fuga per le strade, mi piace l'idea delle navi in bottiglia, la spada che controlla i venti e tutta quella situazione sulla nave in bilico, poi Fa certo piacere rivedere Gibbs e Barbossa ma i loro personaggi sono poco utilizzati, quasi aggiunti in un secondo tempo per arricchire un film senza personalità. La storia cerca di essere una specie di avventura verso magico artefatto alla Indiana jones ma non si sente bene il senso d'avventura fantastica, non c'è ritmo o un conflitto marcato con gli antagonisti visto che Barbanera è un noioso cattivo che non fa niente di interessante, La Cruz è pessima a recitare e il turbolento rapporto sentimentale con questa Angelica non riesce mai a convincere e rovina anche la parallela storia romantica tra un prete e una sirena che poteva funzionare come antitesi all egoistico rifiuto di donare se stesso all amore di Jack. Alla fine è tristemente un blando e noioso film che fa il compitino senza impegnarsi sul serio, va per inerzia dei precedenti, gioca facile intorno alla figura di Jack Sparrow ma la regia e la storia sono troppo deboli e incompetenti, qua non ci si appassiona, non c'è divertimento, non c'è fascino.
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