3 aprile 2020

APPUNTI E CONSIGLI DI CRITICA

Guardo i film da tutta una vita e sono ormai diversi anni che ho iniziato a vedere i Film e la Narrativa  con un occhio piu critico, all inizio ho faticato parecchio a capire certe regole non scritte riguardo a come si valuta la vera qualità, ci ho messo tanto ma Lungo questi difficili anni ho imparato ad analizzare e valutare meglio quello che guardavo. Ecco quindi un elenco di regole o consigli che faccio sopratutto a me stesso. 


CRITICARE SIGNIFICA DARE VALORE, NON DISTRUGGERE
Molto spesso la gente Strumentalizza la critica e le usa come armi, prende i giudizi come delle offese personal e non capisce che non esiste la perfezione, niente può essere bellissimo e senza difetti, servono poi giudizi equilibrati che diano valore alla qualità e sottolineano gli errori in modo marcato ma onesto. La gente non ha molto tempo libero e la critica serve sopratutto a consigliare gli altri, a navigare nel mare di mediocrità e consigliare i titoli di valore, ecco perché non amo quando la gente fatica a criticare obbiettivamente, odio quando si ricade nella "Sindrome del 7" e si da un sette a tutti quei titoli mediocri ma che  funzionano perché si ha paura di definirli mediocri. Stessa cosa odio quelli che non mettono mai un 10 perché pensano che non si possa dare il numero massimo perché destinato solo alla perfezione. Per Dare valore a dei Titoli bisogna inevitabilmente rischiare anche di sbagliare e togliere valore ad altri Titoli.

COME EVITARE DI FARE PESSIME RECENSIONI
Le recensioni non devono essere solo un riassunto della sinossi, della premessa o di quello che accade, devono invece analizzare nel concreto come quelle idee vengono sviluppate per arricchire il discorso e la riflessione, insomma devono essere UTILI. E argomentare il discorso con analisi critiche specifiche fatte di prove e comparazioni concrete è praticamente un ARTE stessa e una delle cosa piu difficili da fare,  Sparare sentenze senza spiegare il perché si è arrivati a quelle conclusioni non aiuta nessuno e anzi limita e poralizza la discussione ad un vuoto tribalismo del "la mia idea è gista e la tua è sbagliata" che è una polemica sempre molto Egocentrica e vanitosa, cosi non si analizza piu l'opera ma è il critico che vuole pavoneggiare e vantarsi dei suoi Gusti personali. Una recensione quindi non deve essere semplicemente un voto, deve essere una riflessione complessa che sottolinea tutte le qualità e i difetti in modo equo, un peccato che spesso non si ha proprio la voglia, il tempo e le capacità di discutere e articolare la discussione e si vuole liquidare sempre tutto in facili ma inutili sentenze.

LA STORIA E' (QUASI) INUTILE
Quando ero piu giovane pensavo che la storia fosse davvero importante, pensavo fosse la cosa piu interessante quando si guarda un opera perché ingenuamente vuoi sapere cosa succede, come va a finire? ti chiedi, ma poi guardando tanti film e studiando le strutture narrative ci si rende conto che tutte le storie sono simili, sono piu o meno tutte uguali e seguono un arco narrativo piuttosto banale che ripercorre il monomitico viaggio dell eroe fatto di incidente iniziale, entrata in nuovo mondo, morte e resurrezione. Una volta capito questo mi sono reso conto che la storia non è il vero motivo per cui ci piace qualcosa ma è la qualità dell'Esecuzione di una determinata storia quello che ci appassiona, il come un idea viene presentata allo spettatore è molto piu importante dell idea stessa.

BISOGNA SEPARARE GUSTI PERSONALI DALL OCCHIO CRITICO
Tutti siamo diversi, abbiamo esperienze diverse e perciò amiamo cose diverse, c'è chi ama lo sport e chi lo odia, chi ama la pittura o chi ama la cucina, Stessa cosa vale per I diversi tipi di storie che esistono al mondo, non esiste un qualcosa universalmente adatta per tutti ma solo tantissimi diversi Generi che cercano di offrire esperienze diverse, ecco perché bisogna separare sempre i gusti personali dall occhio critico, che ammetto è una delle cose piu difficili da fare ma va comunque fatto per riuscire a capire e riconoscere cosa sia davvero la Qualità. Se si ama o non si ama il western, il dramma, la fantasienza o l'Horror  va sempre tenuto conto quando si da un particolare giudizio o si rischia di svalutare o sopravvalutare un opera di valore per una mera questione di prospettive e gusti personali.

LE BRUTTE SENSAZIONI VANNO ABBRACCIATE
Siamo abituati ad essere coccolati da i film piu commerciali, specie quelli americani ma anche quelli italiani non fanno altro che abbracciare e coccolare lo spettatore con calde e romantiche sensazioni, ma non è detto che una storia debba per forza coccolarti come un bambino impaurito, ci sono storie e mosse registiche che vogliono provare invece a lasciare addosso le senzazioni piu sgradevoli della nostra vita, ecco cosi che arriva la Delusione, il Disappunto, il disgusto, l'irritazione o la Confusione. Io in passato ho spesso odiato questo tipo di "colpi scorretti" ma piano piano ho iniziato a capire che anche queste sensazioni possiedono un grande valore narrativo, per apprezzare appieno la vita è necessario conosere anche il suo lato piu sgradevole e crudele. Quindi il compito di un buon spettatore-critico e abbracciare queste sensazioni,  non provare a rifiutarle o respingerle ma bisogna provare ad immergersi nella fitta oscurità che ci viene offerta.

LA LOGICA É' (QUASI) IMPORTANTE
Non è assolutamente vero che è bello cio che piace, Ci sono degli Elementi chiari per riconoscere la qualità, Se una regia non è buona, se manca sottigliezza tematica o se una sceneggiatura è piena di buchi di trama si capisce facilmente. la Logica quindi è un arma vincente per riconoscere i difetti di un opera, ma allo stesso tempo una buona narrativa deve agire sopratutto a livello emotivo, dentro di noi deve accadere spesso qualcosa che è difficile spiegare a parole, ecco cosi che si usa cosi la logica solo per giustificare queste sensazioni inconscie positive o negative che sono sconosciute persino a noi, questo devono fare le storie, unire il razionale e l'irrazionale della nostra mente. Bisogna stare attenti quindi a dosare Logica ed emozioni per riconoscere quali sono Effettivamente i difetti/pregi di un opera e allo stesso modo bisogna lasciare libere le nostre emozioni che incosciamente hanno gia deciso se amano o no qualcosa.

L'INSIEME è PIU IMPORTANTE DELLE SINGOLE PARTI
Capita spesso di vedere belle idee ma realizzate male, magari un fim ha una bella ambientazione, o un gran cast, o un buon antagonista, una bella fotografia, magari un buon inizio, una bella azione o una grande scena madre ma per me le singole qualità non bastano ad elevare un opera. Ecco perché ritengo che nonostante tutto è sempre l'insieme la cosa piu importante in un opera, perché per me il pacchetto finale è l'opera, le singole parti sono elementi di contenuto che devono servire come fondamenta che mantengano inpiedi l'intera costruzione, non basta una o due colonne belle a reggere una casa, tutte servono. Questo mio modo di pensare ovviamente finisce per favorire titoli pieni di mediocrità ma solidi nell insieme e criticare opere sperimentali o tecnicamente valide ma piene di difetti.

ORIGINALE? TUTTO E' GIA STATO DETTO (DAI FILOSOFI)
L'originalità è sopravvalutata, Ormai non c'è piu niente di originale, tutti i temi presenti in tutte le storie e film non sono altro che le versioni molto semplificate di quanto gia ampiamente discusso da filosofi in miglialia di anni di storia umana. Per una buona critica quindi è iportante saper riconoscere questi discorsi e vedere quanto queste storie riescono a descrivere questi concetti ma sopratutto saper riconoscere quando un Tema Filosofico viene solo accennato per "fingere profondità" o quando viene ampiamente esplorato attraverso la narrativa.

DI DESTRA O SINISTRA? NON HA IMPORTANZA!
Per tutto il novecento la gente si è divisa ingenuamente su quale parte stare non capendo che erano manovrati tutti dalle logiche della guerra fredda. Una buona storia deve riuscire a trascendere le inclinazioni politiche del singolo e parlare all umanità generale, non bisogna cercare di arruffianarsi una singola parte politica o sociale con TEMI fantoccio, Molti critici, specie quelli di sinistra, falliscono ad andare oltre la loro ideologia per paura "che vinca l'altra parte" ma non si può ridurre l'analisi critica ad un gioco di ruolo dove ci sono temi banditi e temi promossi, insomma a prescindere dal proprie idee politiche ogni opera va analizzata per le sue qualità e non per la paura di elogiare un qualche tipo di agenda politica.

L'IRONIA META-NARRATIVA E IL NEO POST-MODERNISMO FANNO SCHIFO
Da un bel po' di anni siamo arrivati ormai in un epoca dove l'ispirazione non è per qualche motivo piu sufficente e la citazione al passato e la rottura del quarto muro diventa palese e spudurata, gli scrittori e registi hanno abbandonato la sincerità e raggiunto un livello di cinismo e ironia super irritante, le storie fingono di essere META ma sono solo un falso modo per arruffianarsi il pubblico con pessime strizzate di occhio ai Fans,  ecco che i "grandi" registi si vantano dell loro Ego vanitoso, che i film disney fingono di criticare se stessi, ecco che nei film scritti male i personaggi sottolineano le incongruenze logiche di quello che sta accadendo con una spudurata falsa ironia per giustificare la pigrizia di scrittura, ecco che tutto diventa un ipertesto di wikipedia pieno di inutili citazioni ad altre cose, odio queste mosse dalsamente ironiche che trasformano tutto in un pigro minestrone post-moderno fasullo e senza verà qualità! E' sempre meglio la vecchia sincerità narrativa dove le emozioni e i messaggi da trasmettere non vengono sminuiti da pigri trucchi di ironia postmoderna.

LO STILE E' SOSTANZA
In Passato pensavo che La sostanza era piu importante dell effimero stile ma è vero fino ad un certo punto, mi sono reso conto che lo stile è In realtà sostanza nel senso che mostrare le cose in un certo modo, ricorrere a particolari cliché, a particolari tocchi grafici è un modo per esprimere una visione unica della realtà. La distinzione è sottile e complicata certo e spesso le cose piu appariscenti distraggono dalla vera profondità drammatica  ma è comunque importante capire l'importanza e il valore dello STILE quando si valuta un opera artistica

LE STORIE NON SONO CODICI DA DECIFRARE!
Molti pensano che la critica sia un qualche tipo di folle ricerca malata su tutti i messaggi nascosti e creano folli cospirazioni paranoiche sulle verità e simbologie che una storia pare voler dire ma in realtà chissene frega se una storia non è capita! le storie devono funzionare in modo immediato e a livelli inconsci, non serve cercare di decifrare questi codici in modo malato. I Temi, I Messaggi, Le morali non devono essere bandiere di propaganda che  cercano di arruffianarsi chi la pensa in modo simile, le storie devono vivere di sottotesto e i messaggi devono essere solo Riflessi della realtà che ci circonda, il compito di una storia non è Predicare ma è Insegnare la vita, uno specchio sul mondo per farti capire cosa è la realtà.

POPOLARITÁ NON EQUIVALE A QUALITÁ (e viceversa)
Spesso si elogia un titolo perché è famoso, perché ha avuto enorme successo commerciale, la tv e la gente comune fanno spesso questo errore, ma la popolarità non equivale quasi mai alla qualità, la popolarità è un metro di paragone artefatto dal potere della pubblicità e della controversia, stessa cosa l'opposto, solo perché qualcosa è poco conosciuta non significa che sia Migliore del Successone HOllywoodiano. Insomma la qualità è qualità, a prescindere dai Budget speso, dall incasso o dall opinione comune.

I PREMI NON CONTANO (O QUASI)
Ogni anno sento la solita storia, "questo film è stato premiato!", "quello o quell altro doveva essere premiato!", e io dico sempre "e chi se ne frega!" i premi non contano nulla,  che siano Oscar, leoni, orsi o nastri i premi non sono altro che una decisione frettolosa presa da un piccolo gruppo di persone in una stanza, non hanno valore assoluto e sono quasi sempre schiavi di ruffiane logiche politiche e commerciali, magari si premia questo o quello perché l'anno precedente non ha avuto niente, magari lo si premia propio perché è il favorito, magari si premia una storia solo perché si arruffiana il pubblico con temi progressisti, magari non si premia qualcosa perché è troppo avanti per essere ancora capito o molto semplicemente si ingora qualcosa perché non si è ancora vista. Raramente si premia qualcosa perché davvero lo merita  e quindi i premi vanno solo visti colo come Consigli, delle sfide personali per vedere se si è daccordo con quelle decisioni ristrette e mai prese come verità assolute.

MAI GUARDARE I TRAILER
Ormai è per me chiaro che i trailer rovinano tutto, sono costruiti per riassumere i primi due atti di un film e rovinano la visione rivelando scene chiave importantissime, non è solo una questione di Essere spoilerati ma rovinano proprio l'esperienza costruendo false aspettative e anticipando una narrativa che magari non esiste o verrà chiusa in maniera troppo ferttolosa. Forse i Teaser possono essere visti ma Datemi retta, se potete, evitate i trailer, e se vi trovate al cinema...tappatevi gli occhi!

CHE COSA E' UN CAPOLAVORO?
Si usa spesso la parola capolavoro quando ci si ritrova davanti a qualcosa di eccezionale e unico che ci ha colpito, ma cosa è davvero un capolavoro e quando la parola andrebbe utilizzata nel modo corretto? per me un Capolavoro è sempre un opera d'arte associata con il tempo e la storia e quindi non si può capire subito il suo ruolo, deve essere qualcosa di qualità che ha  o ha avuto avuto una enorme influenza nell settore e per questo il suo ricordo sopravvive ancora oggi, è insomma La matrice, La Fonte, l'opera originale a cui tutti si si ispirano e cercano di imitare. In Piu come dice la parola stessa è l'apice di un autore o di un Genere,  un capolavoro è qualcosa di tecnicamente pazzesco che non può essere replicato facilmente, l'apice e la somma della carriera di un autore.

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