17 gennaio 2020

Hammamet

Recensione Film
Anno: 2020
Regia: Gianni Amelio
Genere: Dramma, Bio.Pic
★★ 😪

L'arrivo di un misterioso giovane apre vecchie ferite a Craxi durante la sua latitanza in Tunisia. Un Lento ed estenuante Bio-pic drammatico che si concentra sugli ultimi anni del famoso politico italiano, in una specie di miscuglio tra Napoleone in esilio e Vito Corleone il film mostra la solitaria via crucis di un orgoglioso uomo malato in un inferno personale pieno di rimorsi e rancori che si tramutano in un evidente mossa per riabilitare e assolvere l'Uomo separandolo dal Politico. Una carriera politica infatti che viene per tutto il film sussurrata, accennata vagamente, spiegata a paroloni ma non si vede per nulla, ne le cose buone ne quelle cattive, non si entra mai nel dettaglio di cosa ha fatto realmente, questo per me è un grave errore narrativo perché si parla solo ad un pubblico che gia sa chi era Craxi, cosi questo diventa l'ennesimo film italiano per pensionati che con nostalgia si guarda l'ombelico e si masturba da solo sull icona italiana senza spiegare ad un pubblico esterno chi cazz è stato Craxi per l'italia, chi non conosce la figura politica vedrà solo un cane bastonato per due ore, povero Craxi! si dice, quanto era Umano lui! povero povero Craxi si ripete in continuazione nel sottotesto. Registicamente non è neanche male ma il montaggio è a singhiozzo con continui stacchi netti ed improvvisi tra una scena all altra che sembra quasi che manchino dei pezzi, anche Favino sotto un mascherone di gomma convince pienamente ma il film da troppo spazio ai Noiosi figli e a questo odioso ragazzo che recita male e ci regala un finale da soap-opera con stupidissimo colpo di scena metaforico. E nonostante dei momenti onirici piu o meno riusciti il film si rivela mediocre e poco interessante, gia a metà film non ne potevo piu e non vedevo l'ora che morisse, certo capisco il senso di rivalutare l'ingombrante figura politica sacrificata all altare del giustizialismo e trasformata in grande capro espiatorio di una nazione intera troppo ipocrita per riuscire a criticare veramente se stessa ma non si possono eliminare o tralasciare le pesanti colpe individuali, è davvero un peccato che questo film vuole troppo bene a Craxi e lo mostra solo da un lato creando un Empatia bidimensionale, serviva invece una completa rappresentazione della sua figura e mostrato ogni suo difetto ed errore, ma la regia non ne è in grado perché troppo preoccupata ad una forzata rivalutazione Storica in chiave umanista.

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