Recensione Film
Anno: 2019
Regia: Michael Dougherty
Genere: Kajuu, Disaster Movie, Sci.fi
★★ 😐
Nel terzo episodio di questa saga americana torna il caro Godzilla e il suo parco di super mostri giganti. Un Blockbusterone che parte malissimo, il primo atto sono 40 minuti di infiniti briefing d'esposizione con scene di presentazione scritte e girate malissimo, tolta la promessa di far vedere i famosi mostri all inizio non c'è nulla di intrigante per lo spettatore, l'antagonista è piatto e dimenticabile e Kyle Chandler dovrebbe essere il protagonista principale che vuole salvare la figlia ma il suo punto di vista è troppo spezzettato. Nell secondo e sopratutto nel terzo atto arriva finalmente del vero spettacolo e mi è piaciuta la presentazione di alcuni mostri storici, bello il tempio antico pieno di lava e sopratutto funziona quel mostrare in modo evocativo questi mostri che appaiono come catastrofi e divinità religiose, cosi il film offre epica, magiche atmosfere apocalittiche da disaster movie e il classico fascino dell ignoto con la tragedia di una famiglia spezzata. Ma questa prospettiva non viene sviluppata nel modo giusto e i noiosi umani ancora una volta si fagocitano l'intero film e Godzilla viene relegato ai margini della storia, dispiace perché tutto poteva essere molto piu grandioso e spettacolare ma invece l'esecuzione non è pulita, il ritmo è pessimo, si costruisce una costante tensione ma le battaglie dei mostri sono poche, accadono sullo sfondo e sono sempre interrotte, poi non amo i colori digitali utilizzati e i filtri della fotografia rovinano le belle inquadrature e non si vede quasi mai una mazza con tutto che appare come una serie di luci colorate arancio/blu, sotto una scura pioggia e fumo digitale. La scrittura è pessima e alcune battute sono incredibilmente imbarazzanti con frasi ad effetto del tipo "oh my God..Zilla!" e c'è L'esposizione che è da sempre un difetto di questo genere di film che cadono sempre nella voglia di fare i telecronisti e descrivere tutto quello che sta accadendo dalla distanza, cosi invece di mostrare gli eventi e l'azione senza alcuna descrizione seguendo la famosa regola del Show-Dont tell qua si spiega continuamente tutto ribadendolo piu e piu volte la situazione. Certo ogni tanto il film riesce ad offre un buono spettacolo pieno d'epicità come l'apparizione di Rodan dal vulcano o la figaggine di Ghidorah che si intravede nella tempesta ma è un peccato che la storia si prende troppo sul serio con i suoi noiosi drammi familiari e i mostri deludono per come sono nascosti dalla pessima fotografia.
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