23 gennaio 2019

Copia Originale

Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Marielle Heller
Genere: Dramma, Commedia
★★★ 😏

Scrittrice in crisi decide di contraffare delle lettere per fare soldi. Una semplice storia vista in tutte le salse in altri film ma che comunque nella sua semplicità mi ha convinto, la regia fa il minimo sindacale, non ha la fotografia ricercata o una scrittura originale ma nella modestia offre con onestà un percorso di ribellione, crescità e riflessione che mi è davvero piaciuto. Protagonista c'è una Melissa McCarthy che per la Prima volta vedo in un ruolo drammatico e mi è apparsa fin da subito piu autentica e sincera, come se invece di mostrare la solita forzata maschera mostra finalmente se stessa, un personaggio grasso, basso, rozzo, volgare, ubriacone, ma che comunque possiede un cuore e delle qualità uniche che la fanno risaltare, cosi come bravo è Richard Grant che con pochissimo diventa un co-protagonista eccezionale e di cui non si può fare a meno. E proprio di Sincerità parla il film, il fabbricare dei Falsi della protagonista riflette il suo vivere nella falsità, esperta delle vite e dei lavori degli altri ma incapace di guardarsi dentro e scrivere di stessa, accettarsi e migliorarsi è sempre la cosa piu difficile e ancora piu difficile è trovare la voglia di cambiare, l'energia di cambiare, c'è un bel momento molto simbolico quando entrano nella sua casa e si accorgono che puzza da far schifo, cosi è l'umiliazione che la costringe a pulirla. Insomma film medio semplicissimo, quasi un approccio classico rispetto a tutti questi film moderni pieni di stile ma forse è proprio per questo motivo che mi è piaciuto

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