30 dicembre 2018

Wildlife

Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Paul Dano
Genere: Dramma
★★★ 😓

Negli anni '60 un Ragazzo è costretto ad assistere alla pacata esplosione del matrimonio dei suoi genitori. Dramma sentimentale minimalista che con il suo ritmo lento e i colori pastello scava molto bene nella prospettiva del povero giovane, lo vediamo sofferente, impotente e incapace di salvare l'immagine o la fotografia di una classica "famiglia normale", come una piuma che cade piano-piano vediamo la tragica fine della loro relazione, entrambi con le loro colpe, entrambi con le loro scelte sbagliate. L'approccio narrativo da romanzo funziona, mi piace che visivamente questi anni 60 sono molto aridi e spogli, c'è una modestia registica che non vuole strafare e tocca con sincertà, il tutto inizia benissimo mostrando una forte crisi esistenziale con un bravo Jake Gyllenhaal che viene inghiottito da un inferno psicologico ma poi la parte centrale è un po' debole si sofferma troppo sulla paura del tradimento della madre, c'è quasi un approccio Freudiano all ansia del giovane verso questo tradimento e la cosa mi ha un po' irritato, secondo me questa strada finisce per essere erotica e si poteva presentare meglio, avrei voluto meno Feticismo voyeuristico sulla gelosia/paura del figlio e presentare meglio la complessa prospettiva della madre che cosi sembra quasi impazzire senza motivo. Comunque il film si riprende e ha davvero un grande finale, è sottile e pacato come l'intera storia ma è da lacrimoni veri, insomma bel film, chi ha vissuto il divorzio dei genitori si ritroverà certamente a casa.

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