Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Matteo Garrone
Genere: Thriller, Dramma
★★★★ 😱
Basato su una storia vera il film è un Thriller drammatico che mostra un
piccolo uomo vittima della prepotenza, di quella violenza e quelle
dinamiche di potere dove vince sempre il piu forte, il piu arrogante,
regole di frontiera che spingono ad un equilibrio di sangue, una voglia
di riscatto che ci trascina sempre giu verso l'inferno. Insomma una
storia sporca e molto cinica, un mondo umido fatto di cacca e piscio,
l'idealismo, l'amicizia, la fedeltà, la compassione sono tutti dei gravi
e palesi errori che commette il protagonista, non c'è speranza o un
qualche tipo di valore morale da seguire, si mostra chiaramente come a
differenza dei cani alcune persone non meritano alcun tipo di rispetto,
Garrone dipinge un mondo duro, grezzo, un iper-realtà che fa male per
quanto appare vera e autentica. Ed è una storia semplice ma funziona per
come appare intima e sentita, il protagonista è sempre in chiara
difficoltà, non riesce a gestire questa violenza, vive un profondo
conflitto perché completamente immerso in un ambiente ostile, con il suo
lavoro si vede che è il detentore pastorale di amore e tenerezza verso
la vita, dal piu docile al piu feroce dei cani tutti meritano rispetto,
ma questa visione di vita caritatevole è una grave debolezza perché
lasciato solo l'essere umano è irrimedialmente corrotto e senza
speranza. Ottime le interpretazioni dei personaggi, non solo il bravo
protagonista ma anche quelli secondari, funzionano chiaramente le
dinamiche di potere con inquadrature chiare e nette, io poi ho un
terrore viscerale dei cani e molto inquentate è la scena iniziale o
quella con il gigantesco Alano sul tavolo, cani poi che abbaiano alzando
di molto la tensione, commovente il cane congelato, bello quel primo
piano di statua insanguinata e mi è piaciuto anche quel momento davanti
al duro poliziotto dove il protagonista si trova a fare una decisione
difficile. Alla fine il tutto è un quadro nero che si chiude nella
totale confusione, si è persi a riflettere nel deserto, soli tra i
deliri, non c'è nessuna sentenza, nessuna morale, nessuna strada da
prendere, il film nonostante si dilunga nel finale quasi si interrompe,
lasciando solo un amara sensazione di vuoto.
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