Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Andrew Niccol
Genere: Thriller, Fantascienza
★★★ 😐
Detective indaga su un killer in un futuro prossimo dove tutto viene
registrato da sistema di realtà aumentata. Uno sci-Thriller abbastanza
Interessante da essere degno di nota ma la qualità non è abbastanza
elevata da superare la mediocrità, tutto il film ruota su questa
interfaccia HUD, molto Bello il gioco di Punti di vista che mi ha
ricordato Strange Days e intriga tutto il conflitto tra percezioni,
Memorie reali e Registrazioni alterate. Qua si parla dell diritto ma io
direi orgoglio della privacy e dell anonimato in un Futuro
collettivizzato che ha perso ogni umanità, tutto è asettico e sovietico,
questa utilissima tecnologia domina la società e ha trasformato
praticamente tutti in dei Robot che agiscono scambiandosi DATI, quindi
pensavo che la recitazione legnosa un po' ci stava ma mi aspettavo un
cambiamento netto di stile nella seconda parte con un Distacco da questo
sistema disumano, un qualcosa che non avviene e cosi tutto il film
resta monotono, legnoso e troppo impostato. Infatti questa non è
certamente la piu interessante o avvincente delle indagini, anzi il film
risulta estremamente lento e noioso, con momenti riflessivi pigri che
non colpiscono e una recitazione di Clive Owen che non mi è piaciuta,
poi ci sono i classici cliché del Detective tormentato dal passato
triste, la misteriosa femme fatale che lo affascina, la consegna del
distintivo o frasi del tipo "come faccio a fidarmi? non puoi", insomma
buona l'idea di basare tutto un film su un Interfaccia artificiale ma
alla fine si resta un po' delusi da uno svolgimento piuttosto generico.
Comunque resta il piacere dell ennesimo titolo di fantascienza che
continua a ribadire come negli ultimi anni questo genere sia vivo e
vegeto e decisamente tornato di moda.
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