Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Joe Wright
Genere: Biopic, Dramma
★★★ 😥
Biopic che segue la vita del primo ministro Wiston Churchill durante le prime fasi della seconda guerra mondiale. Parte con quella classica atmosfera comica da sceneggiato inglese con momenti leggeri che stemperano l'atmosfera ma per fortuna tutto diventa sempre piu serio e retorico, infatti c'è tanta retorica, retorica a palate che può diventare anche indigesta, specie nel secondo tempo quando si sfiora il polpettone. L'uso della luce è da ammirare, cosi come la fotografia e il ritmo di montaggio, tra battiti di macchina e carellate di gente che si sposta verso destra il film scorre come un fiume e da il meglio di se nei litigi nel bunker con un conflitto con i suoi rivali che spingono verso un qualche tipo di Patto con il nemico (amo da matti quando la gente urla ed entrambi hanno ragione). Ma Churchill è un uomo duro e non vuole arrendersi, Nevah surrendah! combatteremo fino alla fine, vittoria ad ogni costo con lacrime, sudore e sangue! vincere e vinceremo! emm... Molto Bella la scena del discorso alla radio con la tensione e quella lampadina che si accende e sopratutto ottima la telefonata al presidente Roosevelt, forse la migliore scena del film che isola il protagonista in un momento difficile per lui ma anche per l'intera europa, mentre orribile la scena in metro dove la voglia di spingere sulla retorica nazionalista esagera e appiattisce l'intera rappresentazione della realtà. Churchill maestro di aforismi e retorica ma viene mostrato anche come Ubriacone e fumatore incallito, un uomo patetico, confuso, disperato, dallo spirito nobile, un politico guerriero e testardo utile ad una nazione in crisi, interessante il rapporto con il re e con la moglie ma chiave è quello con la sua segretaria che è costruito per immergere la figura storica nel cuore del pubblico, ma forse per questo motivo i dialoghi tra i due finiscono per essere un po' troppo falsi e didascalici. Gary Oldman qua è irriconoscibile con addosso una evidente maschera di plastica ma la sua interpretazione mi lascia perplesso, da un lato OK, è bravo ma dall altra parte sembra scimmiottare e fare il verso all icona piu che creare un vero personaggio, la maschera finisce per renderlo ai miei occhi piu falso, meno autentico e sincero, cosi ho fatto molta fatica ad immedesimarmi nel personaggio e nelle emozioni che vuole trasmettere. Comunque è un buon film, piu su lato tecnico che narrativo, alcuni momenti convincono altri mi sono apparsi poco memorabili, e per questo motivo sono sicuro che fra qualche giorno me lo sarò completamente dimenticato.
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