24 dicembre 2017

Inuyashiki - L'Ultimo Eroe

Recensione Anime
Anno: 2017
Studio: Mappa
Episodi: 11
★★★ 😎

Un anziano signore in crisi esitenziale viene per caso trasformato in un cyborg, questo nuovo potere lo aiuterà a ritrovare se stesso affrontando il crescente nichilismo dei Giovani d'oggi. Basato sul Manga di Hiroya Oku (autore di GANTZ) vediamo una storia supereroistica originale e interessante, i giovani e gli anziani vengono messi in conflitto tra loro, sopratutto in termini tematici,  i valori del passato che si scontrano con la violenza della modernità, il nichilismo dilagante che non ha rispetto per niente o nessuno, un degrado sociale che viene riflesso nella nemesi del protagonista, il giovane Hiro, un ragazzo violento e brutale che risulta incapace di provare Empatia verso gli altri, si mostra la malvagità dilagante che nasce dall apatia di massa, un sentimento di Vuoto che spinge all alienazione e a gesti estremi in una disperata ricerca di Emozioni che facciano sentire vivi. E il bello di avere un Eroe Anziano è che si offre una prospettiva semplice ma commovente, Inuyashiki ha un grande cuore e vuole aiutare tutti con sincerità, la storia spinge verso  l'empatia lottando contro l'apatia, in piu di un occasione ci si commuove sinceramente davanti alle sfide del povero vecchio, le lacrime scendono ogni volta che riesce a salvare qualcuno in difficoltà proprio perché il sentimento nasce da un profondo senso di altruismo e rispetto per la vita. La serie non è perfetta, è animata male con un pessimo utilizzo della CG ma nonostante questo l'anime all inizio mi era piaciuto molto, Grande la sigla, grande l'idea, grande la Tensione, i primi 5 episodi li ho amati alla follia, ma negli ultimi episodi il conflitto tra i due protagonisti è andato a scemare cosi come la profondità dei temi principali, l'idea perde potenza e il Focus si sposta troppo verso i piccoli problemi adolescenziali di Hiro, il finale delude molto per come appare generico, esagera nel melodramma dove tutti si mettono a piangere e resta una sensazione di idea sprecata e conclusa frettolosamente.

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