19 settembre 2016

Inside

Recensione Videogioco
Anno: 2016
Genere: Avventura, Platform 2D
Studio: Playdead
Regia: Arnt Jensen
★★★ 😛

La compagnia Danese Dietro all'Interessante LIMBO torna con un gioco molto simile. Controlliamo Un Bambino che scappa da misteriosi uomini in un futuro distopico. Un'esperienza di 2 o 3 ore piuttosto lineare che non offre molto dal punto di vista del gameplay, qualche Momento Stealth e qualche Puzzle alla Abe's Oddyseey, bello il momento quando bisogna Fingersi zombie, quando si scappa dai Cani o quando si pilota un battiscafo ma è chiaro che il fulcro del gioco è la grande atmosfera, specialmente nelle parti iniziali e nel finale. Un approccio narrativo maturo che utilizza una narrazione visuale senza esposizione, attraversiamo un mondo con zombie, Rastrellamenti, Strane infezioni, Esperimenti misteriosi, Controllo Mentale ed eventi bizzarri che possono confondere ma è chiaro secondo me che si parla di IDEOLOGIA e Collettivismo. Durante il gioco si sfruttano e controllano questi zombie nello stesso modo che fanno i nemici, zombie spesso "operai" mentre I nemici provenienti dalle classi piu alte, una vendetta sociale che richiama le rivoluzioni del passato, il protagonista (dalla non casuale maglia rossa)  cerca di scappare ma finisce per guidare la rivoluzione perdendo la sua identità che viene assimilata dalla collettività che necessita di un sacrificio, Opressori e Opressi diventano simili e nell finale segreto c'è pure una meta rivelazione che mostra come lo stesso protagonista sia in realtà solo un altro burattino. Insomma un titolo semplice ma interessante, quasi un corto animato, non un buon gioco d'intrattenimento però, ho odiato come scorre lento, come molto spesso non c'è modo di prevedere le morti e finisce per essere uno di quei titoli di cui si parla bene ma non si ha tanta voglia di rigiocare.

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